Hai un camper o un van? È tempo di dire basta alle anonime piazzole di sosta, ai campeggi affollati e ai parcheggi improvvisati 🙃 Oggi per gli amanti della vita in camper e dei viaggi è arrivato il momento di godersi la natura e di conoscere il territorio circostante. In che modo? Grazie a una startup nata dalla passione di una imprenditrice francese, che ha debuttato in Italia nel 2020. Si chiama Agricamper Italia e propone una formula di turismo davvero originale: la possibilità di sostare gratuitamente – per 24 ore – in oltre cento strutture private disseminate sull’intera penisola, da Nord a Sud. Tutte rigorosamente a vocazione rurale: agriturismi, fattorie, aziende agricole e vitivinicole. E tutto questo pagando un piccolo abbonamento annuale.
Credits: Agricamper Italia
Il turismo rurale oggi sta infatti diventando sempre più popolare, grazie alla possibilità di trascorrere una vacanza immersi nella natura. AgricamperItalia permette di vivere proprio questa esperienza: i visitatori possono partecipare alle attività agricole e conoscere da vicino la vita contadina. Inoltre, spesso le strutture ospitanti offrono la possibilità di degustare i prodotti tipici della zona e di acquistare direttamente frutta, verdura, formaggi e salumi.
Si tratta ovviamente di una soluzione ideale per le famiglie con bambini, che possono divertirsi a giocare all’aria aperta e conoscere gli animali, ma soprattutto per gli adulti che possono organizzare ad esempio una degustazione di vini. Inoltre, l’ambiente naturale e tranquillo permette di rilassarsi e rigenerarsi dallo stress quotidiano. Cosa chiedere di più?
La nostra sosta con Agricamper
Per chi possiede un camper o una roulotte, questa soluzione di viaggio rappresenta una scelta conveniente e al tempo stesso sostenibile 🌱 Infatti, spesso i campeggi e i parcheggi sono costosi e poco ecologici, mentre Agricamper Italia permette di parcheggiare all’interno di una fattoria o di una azienda vinicola, utilizzando le sue infrastrutture e contribuendo così alla promozione dell’agricoltura sostenibile. Rappresenta inoltre un’opzione di viaggio a basso impatto ambientale, poiché permette di utilizzare le risorse locali e di ridurre l’impatto dei trasporti.
Non dimenticare di esibire la tua Agricard quando ti presenti.
La sosta è esclusivamente riservata a veicoli completamente autonomi per quanto riguarda acqua, WC e rifiuti e può avere una durata massima di 24h. Importante rispettare le regole di Agricamper Italia: presentarsi quando si arriva, lasciare pulito e salutare prima di partire. Non è previsto alcun obbligo di acquisto anche se gradito.
Sul sito web e sull’App troverai tutto ciò che ti occorre: schede dettagliate – aggiornate e consultabili anche offline – sulle strutture aderenti al circuito, servizi e prodotti offerti, commenti e foto di chi ha già sostato da quelle parti, itinerari e coordinate GPS per raggiungerle. Un servizio che si rivolge anche agli stranieri di passaggio in Italia: il sito è infatti multilingue.
Credits: Agricamper Italia
La nostra esperienza in van
Abbiamo provato l’esperienza offerta da Agricamper Italia nelle Langhe. Tramite l’app abbiamo prenotato la nostra notte presso una azienda vinicola locale e abbiamo parcheggiato il nostro van nel cortile con vista sulle colline. Uno spettacolo! Ovviamente non ci siamo fatti scappare l’occasione di acquistare un paio di ottime bottiglie di vino per una degustazione.
Abbiamo poi approfittato della sosta per fare delle passeggiate e visitare le panchine giganti nei dintorni… e ce ne sono parecchie! Conosci il progettoBig Bench?
Dalle Grandi Panchine di Chris Bangle, ormai un’attrazione simbolo delle Langhe, nasce la Fondazione BIG BENCH COMMUNITY PROJECT (BBCP) che promuove l’installazione dell’oggetto fuori scala e contestualmente contribuisce a sostenere le comunità locali, il turismo e le eccellenze artigiane dei paesi in cui vengono posizionate.
Per concludere il weekend fuori porta, abbiamo deciso di visitare la Cappella delle Brunate, su consiglio della persona che ci ha ospitato per la notte.
La Cappella del Barolo, chiamata anche Cappella delle Brunate, è un edificio mai consacrato situato a La Morra, nelle Langhe, in provincia di Cuneo, reinterpretato nel 1999 dagli artisti Sol LeWitt e David Tremlett. L’edificio fu costruito originariamente nel 1914 da parte di alcuni contadini che lavoravano nelle campagne e vigneti circostanti, il quale veniva impiegato come luogo di rifugio e riparo temporaneo in caso di temporali o altri agenti atmosferici. Inizialmente fu chiamata Cappella di Santissima Madonna delle Grazie, ma non fu mai consacrata a luogo di culto.
L’esterno della Cappella
Che dire, un fine settimana all’insegna della scoperta del territorio delle Langhe e di un nuovo modo di concepire il viaggio. Agricamper Italia rappresenta infatti una soluzione ideale per chi vuole trascorrere una vacanza diversa dal solito.
Consigli: solo uno, scarica l’app e vivi l’esperienza!
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L’isola di Corfù non è per nulla una Grecia come le altre. Non propone le tipiche casette bianche o le chiese con le cupole blu. Niente di tutto questo. A renderla unica nel panorama delle isole greche è il suo profondo legame con l’Italia, dovuto in parte alla vicinanza geografica e in parte alla dominazione veneziana, che ha lasciato tracce evidenti nell’architettura.
Fa parte delle isole Ionie, un arcipelago composto da 7 isole maggiori, più altre isole e isolotti disabitati. Le isole Ionie sono situate a est della Grecia continentale; nel caso di Corfù, una parte della costa ovest si affaccia sull’Albania. L’isola verde – così viene anche definita – con le sue splendide spiagge è stata una popolare meta turistica sin dalla fine degli anni ’40 e molte delle case reali europee hanno scelto di trascorrere proprio qui le loro estati nel corso negli anni.
Girovagando per Corfù
Ma come è nata la nostra curiosità di visitare Corfù? Inizialmente (e come sempre oserei dire ☺️) i nostri piani erano diversi. Per concludere in bellezza questo mio anno di maternità avevo infatti deciso io la meta, ovvero la regione dell’Algarve, a sud del Portogallo. Successivamente abbiamo però cambiato idea e abbiamo optato per organizzare una settimana in van, nel sud della Francia, fino allo stato di Andorra (se non lo hai ancora fatto leggi del nostro primo weekend in van).
Alla fine il van lo abbiamo acquistato, ma non sarebbe certo arrivato in tempo (questa è un’altra storia, stay tuned!)… non potevamo allora perdere l’occasione di fare un volo con la piccola Alice prima di dedicarci alle avventure con il nostro nuovo mezzo su ruote. Ecco quindi come siamo finiti in Grecia.
Cosa visitare a Corfù in 6 giorni
Partiamo dal nostro alloggio: una casa con vista trovata su Airbnb… e che vista! Molti tornanti per arrivarci, ma il panorama li valeva tutti. Senza contare la modernità e la pulizia dell’appartamento. Un piccolo angolo di paradiso, che poi è il nome della casa all’interno dell’app. La trovi qui. Assolutamente consigliata!
Avendo poi a disposizione un’intera settimana, ecco quello che abbiamo visitato.
Kerkyra
I Bizantini, i Veneziani, i Francesi e gli Inglesi hanno governato su Corfù. Il risultato è una storia unica che continuaa vivere attraverso tutte le chiese, i palazzi, le piazze e l’architettura degli edifici situati tra le due fortezze veneziane della Città Vecchia.
Il risultato è un patrimonio culturale e artistico che si fa sentire ancora oggi. Non solo nei caffè, nelle taverne e nei bistrot alla moda, o lungo le stradine pedonali chiamate cantounia, ma anche nell’arte e nella musica per cui Corfù – o Kerkyra come viene chiamata in greco – è famosa. L’intera Città Vecchia è patrimoniodell’umanità dell’ UNESCO e la sua autenticità e il suo romanticismo valgono decisamente la visita. Ilquartiereprincipale si chiama Campiello: qui è possibile percorrere stradinelastricate in marmo, scendere o salire elegantiscalinate per arrivare a vedere il panorama attraverso affascinanti terrazzesulmare.
Nella Old Town
Fermati in uno dei bar/ristoranti che si trovano lungo il porticatodetto Liston, vicino alla bellissima piazza Spianada: eretto in epoca napoleonica, probabilmente ti accorgerai subito della somiglianzaconRue de Rivoli a Parigi. Si narra si chiami Liston perché alle porte della città ci fosse una lista delle persone che potessero o meno passeggiare lungo il viale.
Da non perdere poi una visita all’antico Palazzo di San Michele e San Giorgio, in stile neo-classico inglese e oggi adibito a Museo dell’Arte Asiatica, e una passeggiata sui bastioni della Fortezza Vecchia, una cittadella fortificata situata su un promontorio roccioso a picco sul mare. Si tratta di una fortezza veneziana che ricopre il promontorio che inizialmente conteneva la città vecchia di Corfù, emersa in epoca bizantina. E per finire, la Fortezza Nuova, costruita dai veneziani nel XVI secolo, come simboleggia il Leone di San Marco sulla sua porta d’accesso, che è oggi sede di mostre ed eventi e da cui si può godere una splendida vista sulla città, sul porto e sulla costa.
La Fortezza Vecchia
Canal d’amour
Una delle tappe più gettonate dell’isola è senza dubbio il Canal d’Amour. Siamo a nord di Corfù, nello specifico a Sidari, una delle località turistiche più importanti e una delle spiagge più belle. La sua fama nasce dalla sua bellezza e dalle sue caratteristiche geologiche e naturali che regalano allo sguardo del visitatore un paesaggio unico. Il Canal d’amour è infatti la principale di una serie di insenaturerocciose che terminano con piccole spiagge di sabbia generate dall’erosione del mare e del vento.
In quest’area le scogliere sono fatte di materiale molto friabile (tipicamente roccia arenaria) e il movimento del mare genera una forte erosione. Secolo dopo secolo, questa azione ha creato delle insenature sinuose, rotonde, con pareti basse ma verticali e caratterizzate da una colorazione unica.
Le pareti del Canal d’amour sono striate di colorazioni che vanno dal giallo e all’arancione. Queste strisce orizzontali sono la testimonianza della sedimentazione delle rocce e ogni colore indica un’epoca diversa di deposito. È un po’ come un libro di storia a cielo aperto della geologia di questa regione e dell’isola di Corfù.
Parlando di questo luogo però non si può fare a meno di citare la leggenda che lo riguardae che alimenta il suo fascino. Si narra, infatti, che le coppie che nuotino insieme per tutto il canale, fino alla fine dei promontori, vedranno realizzati i loro sogni d’amore… 🧡
Paleokastritsa
Paleokastritsa, o Palaiokastritsa, è uno dei luoghi più incantevoli dell’isola, dove natura incontaminata e mare cristallino si fondono dando vita a quello che gli stessi corfioti definiscono “il posto più bello del mondo”. A rendere questo luogo ancora più romantico, l’incontro mitologico tra Ulisse e Nausicaa che avvenne proprio su una delle spiagge di Paleokastritsa, come è raccontato da Omero nella sua Odissea.
Una mattina a Paleokastritsa
Situata sulla costa occidentale e affacciata sul Mar Ionio, Paleokastritsa è una baia frastagliata e rocciosa, un contesto scenografico unico al mondo che la rende la località più celebre di Corfù e la più amata dai turisti, perché offre ben cinque baie e sei insenature di sabbia o roccia. Si tratta di un luogo adatto a tutti, sia a famiglie con bambini in cerca di spiagge sabbiose, comode e attrezzate, sia ai giovani più avventurosi, che si dirigono verso le coste rocciose, dove si possono praticare anche snorkeling e immersioni. L’aspetto più interessante è che, nel corso della giornata di mare, ci si può spostare facilmente da una spiaggia all’altra, viaggiando a bordo delle taxi-boat che partono dal porto e conducono alla scoperta delle mete più nascoste.
Paleokastritsa è anche un pittoresco villaggio dove si può passeggiare e trovare ristoro in alcune taverne tipiche dove assaggiare le pietanze locali. Si può anche visitare gratuitamente un monastero situato su un promontorio a picco sul mare.
Monastero diVlachérna
Il Monastero di Vlachérna è un simbolo dell’isola di Corfù e una delle attrazioni più fotografate, specialmente al tramonto, quando si possono catturare dei colori e delle sfumature davvero spettacolari. Questa chiesetta bianca, caratterizzata dal tipico campanile dei luoghi di culto ortodossi, è situata nella penisola di Kanoni, a circa 4 km dalla città vecchia di Corfù.
Vlachérna
Si trova su un isolotto collegato alla terraferma da un ponte pedonale, poco distante dalla pista dell’aeroporto (è infatti il primo luogo che si scorge dall’aereo durante l’atterraggio). Costruito nel XVIII secolo,si può raggiungere facilmente anche a piedi in un’ora di passeggiata dalla città.
Timoni Beach
La spiaggia di Porto Timoni si trova nella costa nord ovest dell’Isola di Corfù dalla parte esattamente opposta di Corfu Town. La spiaggia può essere raggiunta in due modi: 1) dopo aver lasciato l’autoalla taverna Anemos (ad Afionas), si prosegue a piedi attraverso un sentiero, per circa 30 minuti. Il sentiero è a tratti scosceso, in prevalenza sabbioso e misto sassi, ed è abbastanza impegnativo… ma la fatica sarà ripagata: uno splendido panorama si staglierà difronte agli occhi, prima della discesa alla spiaggia; 2) con un taxi boat con accesso immediato alla spiaggia: è sufficiente arrivare fino ad Agios Georgios e dirigersi verso il Boat For Hire che si trova quasi sotto gli scogli della spiaggia. Durata della tratta circa 3 minuti, quindi fattibilissima anche da chi non ama molto darsi alla navigazione.
Da notare che la spiaggia non è attrezzata nè con lettini, nè ombrelloni, nè punti di ristoro, dunque non dimenticare tutto il necessario per trascorrere qualche ora sotto il sole . E se sei una persona particolarmente romantica, ti consiglio di andarci al tramonto, quando tutto il panorama si colora di colori fantastici!
Lago Korission
Sito ideale per il birdwatching, questo vasto specchio d’acqua salata ospita oltre 120 specie di uccelli, tra cui splendidi aironi bianchi e anatre selvatiche. Completano il team cormorani, fenicotteri e anche migliaia di farfalle. Il Lago Korission ha una forma allungata e si estende per oltre 600 ettari. Viene separato dal mare da una sottile striscia di terra orlata dalla lunga distesa di sabbia dorata della spiaggia di Halikoúnas, spesso ventosa.
Circondata da cedri e ginepri, Halikoúnas è una spiaggia davvero selvaggia che offre un angolo di relax in mezzo al verde. Inoltre è perfetta per i piccoli, grazie ai fondali bassi che permettono di nuotare in sicurezza.
Video by @ simianproduction
Una spiaggia davvero wild
Poco distante abbiamo trovato una taverna a conduzione famigliare, molto caratteristica e con una splendida vista a picco sul mare. Consigliata una pausa qui prima di riprendere il cammino!
Angelokastro
L’isola di Corfù è ricca di luoghi affascinanti che la rendono la meta ideale per chi ama scoprire la storia dell’antica Grecia e dei suoi panorami mozzafiato. Un esempio è la fortezza di Angelokastro, detta anche Castello dell’Angelo, incastonata tra fiordi verdeggianti e ripide scogliere avvolte dal mare blu cobalto.
Si tratta di uno dei castelli bizantinipiù importanti della Grecia, situato a nord-ovest di Corfù, sulla cima di una scogliera a picco sul mare, a 305 metri di quota e a breve distanza dalla baia di Paleokastritsas.
L’ingresso principale dell’edificio è sul lato settentrionale, protetto da una torre circolare tuttora visibile, mentre è inaccessibile dagli altri tre lati dove le pareti rocciose si gettano a strapiombo nel mare, creando uno scenario spettacolare. La merlatura delle mura invece sopravvive solo sul lato settentrionale.
L’acropolioccupa l’area più alta e sul lato meridionale presenta una chiesa dedicata all’Arcangelo Michele risalente al 1784, posta sul sito di una preesistente basilica paleocristiana a tre navate.
Capo Dastris
Cape Drastis si trova nella parte settentrionale di Corfù, nel villaggio di Perulades. Ci sono cartelli che indicano la strada non appena si raggiunge la piazza principale del villaggio: una volta arrivati alla fine della strada c’è un piccolo spazio per lasciare l’auto. Pochi passi a piedi e si scende verso un punto panoramico dove la vista è davvero mozzafiato!
Ciò che la rende speciale è la forma delle scogliere, ovvero strane formazioni argillose di colore bianco sporco, con minuscole grotte marine e alcune strisce sabbiose tra di loro; l’insieme degli elementi ricorda quasi una testa di tartaruga, con a fianco alcune tartarughe più piccole che nuotano vicino. 🐢
La vista sulle scogliere
Capo Dastris può essere visitato anche in barca quando il mare è calmo. Presenta alcune spiagge sabbiose, ma il vento spesso forte non lo rende un luogo adatto ai bambini.
Lefkimmi
E’ uno dei paesi più grandi dell’isola di Corfù con i suoi 5000 abitanti. Ciò nonostante, Lefkimmi è un paese che non si è sviluppato molto turisticamente, ma mantiene la sua struttura ed è abitato dai Corfioti durante tutto l’anno.
Gli edifici sono vecchi e non tenuti molto bene quindi l’impatto può risultare sgradevole, ma sicuramente non commerciale come le tante località dell’isola che ospitano i turisti. È un luogo rimasto legato agli usi e costumi locali e per questo motivo si vedono spesso donne in groppa agli asini o sull’uscio di casa che parlano con le vicine, anziani al bar del paese che bevono un caffè chiacchierando con gli altri abitanti e uomini nei campi.
C’è inoltre un piccolo canale che passa nel centro del paese dove trovano ormeggio le vecchie barche dei pescatori, mentre camminando per circa 2 chilometri si arriva ad una spiaggia.
Lefkimmi e il suo canale
Consigli: sicuramente visitare l’isola durante la Pasqua ortodossa ha un fascino tutto particolare! Se come noi capiterai da queste parti in occasione di queste festività il mio consiglio è quello di recarti nella città vecchia e di goderti lo spettacolo in una delle piazze. Occhi un su verso i balconi e ricordati di portare con te qualche piccola (o grossa!) anfora rossa… Non ti svelo altro.
Il mio consiglio è anche quello di noleggiare un’auto e di girare in autonomia tutta l’isola. Questo ti permetterà di raggiungere anche i luoghi più remoti o “scomodi” (ma bellissimi) non raggiungibili con i gli autobus locali.
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Qualche settimana fa mi sono trovata per caso a leggere un articolo su un misterioso castello sloveno 🇸🇮 costruito dentro una roccia… mi sembrava di esserci già stata anche se non ricordavo quando. Andando poi a rovistare tra i ricordi di viaggio ho capito: io e divenirio siamo andati a visitare le Grotte di Postumia qualche anno fa (era il 2015) e lì avevamo valutato la possibilità di visitare anche il castello. Ma i tempi erano stretti (stavamo tornando in Italia dopo un weekend trascorso a Lubiana) e avevamo rinunciato.
E così eccoci qui dopo 7 anni ad organizzare un weekend in Slovenia. Missione: visitare il Castello di Predjama. Innanzitutto è bene specificare che il castello rientra a far parte del Parco delle Grotte di Postumia:
A pochi chilometri dalle Grotte di Postumia, il mondo carsico offre un’esperienza indimenticabile nel mondo incantato dei cavalieri. Su una pareteverticale di 123 m, da 800 anni è incastonato l’inespugnabile miracolo medievale. Dietro al Castello di grotta più grande al mondo si nasconde una rete di gallerie segrete, che il cavaliere Erasmo di Predjama attraversava per eseguire i suoi saccheggi.
Il parco, in tutta la sua bellezza e magnificenza, offre un’esperienza davvero unica, resa ancora più completa se deciderai di visitare anche le altre attrazioni e le bellezze presenti nei dintorni delle grotte, come ad esempio il castello stesso. Per questo puoi risparmiare tempo e acquistare un biglietto unico, anche online, ottenendo uno sconto.
Nelle grotte con un passeggero in più ❣️
Ma torniamo al castello… si deve specificare che si tratta del castello di grotta più grande del mondo iscritto nel Libro dei Guinness dei primati. Costruito intorno al 1200, si trova a pochi chilometri dalle Grotte di Postumia. É collocato su una parete rocciosa alta 123 metri, all’ingresso di una rete di tunnel carsici. La fortezza, proprio adiacente al fianco della montagna, dista circa 9 chilometri dalla città. La struttura rappresenta un intreccio di elementi naturali ed artificiali, dell’opera dell’uomo e della creatività della natura, che formano un gioiello di furbizia medievale.Qui la comodità doveva dar spazio alla sicurezza e infatti ad una prima occhiata sembra un luogo freddo e lugubre, decisamente poco confortevole, ma allo stesso tempo così romantico ❣️ da essere scelto da molti per il loro rito nuziale. È così particolare ed unico nel suo genere da essere inserito tra i dieci castelli più affascinanti al mondo.
Il Castello di Predjama è stato inoltre più volte teatro di riprese di numerosi filmati documentari e cinematografici. Ha conquistato anche George R. R. Martin, autore della famosa serie televisiva Il trono di Spade, mentre lo staff di Discovery Channel ha scoperto qui la presenza di alcuni spiriti… 😱
Fonte: YouTube – Ghost Hunters International S01E13 Tortured Souls
Per non farsi mancare nulla, il castello è ricco di storie di battaglie e cavalieri. Conosci ad esempio la leggenda di Erasmo di Predjama? Si narra che il cavaliere ribelle che abitava nel castello usò i passaggi segreti per approvvigionare le sue provviste. Grazie a questi tunnel riuscì così a resistere per più di un anno all’assedio dell’esercito imperiale, ma sebbene coraggioso e quasi invincibile, Erasmo morì colpito da una cannonata mentre era nel suo bagno personale, dopo il tradimento da parte di un servitore…
Il Castello di Predjama
Ma le attività non finiscono certo qui. Devi sapere infatti che sotto il castello si trova una grotta che, per lunghezza, è la seconda grotta della Slovenia e si estende su quattro piani, collegati tra di loro. La lunghezza delle parti conosciute è di 14 km, mentre il tratto turistico è lungo 700 m e comprende la Scuderia, la Galleria principale, la Galleria dei nomi, la Sala grande e la Fiženca dove si trova l’accesso in superficie.
La grotta non è dotata di un impianto di illuminazione elettrica, per questo prima di entrare i visitatori ricevono una lampada frontale. Per la sua ubicazione e temperatura, nel periodo invernale la grotta offre riparo ai pipistrelli e, pertanto, durante il loro letargo resta chiusa al pubblico (è aperta solo da maggio a settembre).
Le grotte di Postumia
Il magico angolo del mondo carsico, nascosto tra le Alpi e il Mar Adriatico, affascina chiunque entri al suo interno. Qui ci si ferma, ci si guarda attorno con stupore per poi scoprirlo curiosamente fino all’ultimo angolino. Benvenuti nel Parco delle Grotte di Postumia.
Considerate le grotte più visitate d’Europa, le Grotte di Postumia sono uno dei siti di interesse sloveni più famosi. Lo sapevi che sono le uniche grotte carsiche con all’interno una ferrovia, costruita oltre 140 anni fa? La prima scoperta di queste grotte è avvenuta nel 1818 grazie a Luka Čeč, una persona del posto che scoprì una parte della zona sotterranea che è tuttora visitabile. Qui gallerie e caverne si estendono per circa 24 km e sono caratterizzate dalla presenza di stalagmiti e stalattiti la cui formazione è avvenuta grazie allo scorrere di acqua contenente carbonato di calcio. Le formazioni più antiche sembrano essersi formate ben 500.000 anni fa!
Per visitare le grotte è necessario viaggiare per 3,5 km a bordo del trenino che percorre l’unica linea ferroviaria sotterranea a doppio binario al mondo. Il viaggio ti permette di raggiungere l’inizio di un percorso da compiere a piedi e lungo circa 1,5 km. L’itinerario alla scoperta delle formazioni carsiche avviene con l’accompagnamento di una guida che fornisce tutte le informazioni necessarie, anche in italiano. Durante la visita di un’ora e mezza nell’intreccio di gallerie e sale sotterranee scoprirai tutte le peculiarità carsiche più importanti: la stalagmite più grande, chiamata ilGrattacielo, alta ben 16 metri, il simbolo delle grotte di color bianco cristallino – ilBrillante, l’ufficio postale più antico del mondo e l’animale più famoso – ilproteo, considerato il cucciolo di drago che può sopravvivere senza cibo anche per 12 anni e vivere fino a 100.
La visita è per tutti, noi l’abbiamo fatta agilmente con la piccola Alice nel marsupio… che ha dormito tutto il tempo! 😴
Le Grotte di Postumia
La casetta nel bosco
Per visitare queste attrazioni abbiamo scelto di alloggiare in uno chalet situato in un villaggio vicino a Idrija. Si tratta di una piccola casetta di legno costruita ai margini di una foresta, in una valle dove regna la pace assoluta. La proprietaria, Karmen, è stata molto gentile e disponibile e ci ha fatto trovare tutto il necessario per poter restare qui tre giorni.
Lo spazio non manca e al piano superiore ci sono ben due lettoni comodi dove trascorrere la notte. Inoltre la casa è ben riscaldata, da considerare anche per l’inverno. Si trova a circa 40 minuti dal Parco delle Grotte di Postumia e la strada per arrivarci attraversa paesaggi e piccoli paesi davvero pittoreschi. Durante il nostro soggiorno i proprietari erano impegnati in alcuni lavori di sistemazione dell’area esterna, come ad esempio la costruzione di una piscina per gli ospiti. Sarà pronta per l’estate! 💦
La casetta in legno
Il villaggio di Črni Vrh è composto da poche case sparse tra i boschi, un market e una chiesa, ma è ricco di sentieri per escursioni e trekking sulle montagne circostanti. Insomma, una location ideale per il relax e gli amanti della natura.
Nel 1490, quando lo škafar, un costruttore di mastelli, bagnando i suoi mastelli in un ruscello scoprì una sostanza incandescente, insolitamente pesante e sconosciuta, la vita a Idrija cominciò a ruotare attorno a una sola cosa: il mercurio. La più antica città mineraria della Slovenia che ha fornito il mondo di questo prezioso metallo per molti secoli, è ancora oggi pervasa del ricco patrimonio di mercurio.
Sotto le strade di Idrija si trova infatti la ricchezza inestimabile della miniera, che ha guidato lo sviluppo della città per oltre 500 anni. È possibile accedervi attraverso la Šelštev (l’edificio d’ingresso) e fare una passeggiata al lume delle lampade lungo i percorsi dei minatori del passato. La visita alla miniera inizia con un video di presentazione introduttivo della durata di circa 15-20 minuti, dopo il quale prende il via il percorso guidato nella galleria che ha una durata di 1 ora e 30 minuti e conduce i visitatori ad unaprofondità massima di 96 metti sotto la superficie. All’ingresso ad ogni visitatore sarà dato un copri abito impermeabile e un caschetto come protezione, mentre la temperatura media si aggira intorno ai 13°C.
Noi purtroppo non vi ci siamo avventurati, ma contiamo di tornarci una prossima volta!
Non solo mercurio a Idrija. Già nel 17° secolo infatti l’attività del merletto a tombolo iniziò a diffondersi tra le mogli dei minatori. I loro merletti godevano di un’alta reputazione per la loro bellezza e tenerezza, soprattutto negli strati sociali più ricchi. La più famosa merlettaia della città a quel tempo fu Ivanka Ferjančič, un’eccellente artigiana, nonché prima insegnante della Scuola del Merletto di Idrija. La scuola è operativa dal 1876 e garantisce che le nuove generazioni possano imparare le conoscenze e l’artigianato del merletto fatto a mano. Oltre al rispetto per la tradizione, stimola anche il continuo sviluppo con nuovi approcci più moderni. È possibile visitare la scuola e il museo ad essa connesso.
Gli abitanti della città mantengono così viva da secoli l’arte del merletto, uno dei lavori manuali più complicati al mondo.
In città è possibile visitare il Castello Gewerkenegg, un castello molto sui generis e ricco di segreti! Fu costruito nel XVI secolo per motivi di difesa, per lo stoccaggio del mercurio e per la gestione della miniera. L’edificio ha un aspetto rinascimentale con un cortile a portico e pittoreschi affreschi barocchi. Oggi ospita il Museo civico di Idrija e racconta la storia cinquecentenaria della miniera e della cittadina, illustrando la dura vita quotidiana dei minatori, alleggerita dalla bellezza e dal candore dei merletti che venivano creati da mogli e figlie.
E per finire in bellezza nei dintorni puoi visitare il lago selvaggio. Si tratta di uno dei luoghi naturalistici più affascinanti di tutta la Slovenia, situato all’interno del Geoparco di Idrija. Questo piccolo lago è il risultato del rigurgito d’acqua che avviene al seguito di abbondanti piogge in questa zona interessata dal particolare fenomeno carsico.
Il lago è nascosto sotto le pareti rocciose (a nord) ai piedi dell’altopiano di Črni Vrh ed è collegato con l’enigmatico mondo delle acque sotterranee. Le ricerche confermano che le acque della sorgente derivano da un passaggio sotterraneo molto profondo (ad oggi i sommozzatori, sono riusciti a calarsi fino alla profondità di 160 m). La superficie del lago è di solito calma e mantiene il suo meraviglioso color smeraldo.
Il lago selvaggio di Idrija
Consigli: Il nostro consiglio è quello di dedicare almeno una settimana alla scoperta di questi luoghi naturali. Il Geoparco di Idrija ad esempio è un ricco patrimonio naturale e culturale che rende quest’area una delle regioni più affascinanti della Slovenia. La sua posizione all’incrocio tra le Alpi e le Dinaridi rappresenta un terreno estremamente vario, che offre panorami che vanno dalle Alpi al Mare Adriatico. Tutto da scoprire!
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Forse avrai già letto il mio articolo sul viaggio a Lanzarote e saprai che quella che avrebbe dovuto essere la nostra meta per le vacanze di Natale o Capodanno in realtà è stata anticipata a inizio dicembre. Ci siamo così ritrovati a casa per tutte le feste e non potevamo certo perdere l’occasione di visitare qualcosa di nuovo, ma… dove potevamo andare? Non avevo molta voglia di prendere nuovamente un volo aereo sia per i costi, che per non sballottare troppo la piccola Alice. Dove andare allora in auto? Facile, nella vicina e a noi cara Croazia! 😃
E così, per la seconda volta quest’anno (la prima volta siamo stati a Krk) e per la terza volta come meta dei nostri viaggi (abbiamo fatto un on the road in Croazia ad agosto 2020, leggi qui) siamo tornati in terra croata. Anche questa volta abbiamo scelto un’isola come destinazione, Lošinj. Perché proprio questa, nel Golfo del Quarnaro? Non c’è una motivazione precisa se non che è facilmente raggiungibile in auto e non troppo distante da casa in termine di km. Inoltre Lošinj è collegata ad una seconda isola, Cres. Due destinazioni in un colpo solo! 🤩
Lošinj e la più grande Cressono infatti due isole croate separate da un canale di appena 11 metri, tanto che spesso vengono considerate una il prolungamento dell’altra. Per arrivare nella nostra destinazione dovrai infatti attraversare tutta Cres e non è così corta come sembra, circa 1 ora e 20 minuti di strada. Per giungere invece a Cres è necessario scendere in Istria e traghettare per 20 minuti da Brestova a Porozina, oppure arrivare fino a Krk e poi da lì prendere il traghetto.
L’arcipelago di Cherso e Lussino era chiamato anticamente con il nome comune Apsyrtides, legato alla leggenda del mitico eroe Apsyrt. Le isole di Cherso e Lussino formavano un insieme nel loro antico passato, ma a causa delle esigenze del commercio e della Via dell’Ambra, furono separate da un canale scavato artificialmente vicino a Osor. Gli insediamenti più antichi delle isole (Lubenice, Osor, Beli) ricordano una storia di oltre 4000 anni, e la città romana di Osor fu sede della diocesi nel IX. secolo.
Lunga 31 km, l’isola di Lošinj, o Lussino in lingua italiana, comprende due cittadine principali e molte fitte pinete, circondate da una costa frastagliata. Devi sapere che la sua tradizione turistica risale ai tempi dell’impero austro-ungarico, quando i nobili mitteleuropei elessero una baia dell’isola, la baia di Čikat, come luogo di villeggiatura, per le sue bellezze naturalistiche e per l’aria salubre, costruendovi alcuni dei sontuosi alberghi ancora oggi attivi. Da allora, Lošinj ha continuato ad attirare i turisti e si è specializzata in un’offerta che comprende numerose attività rendendola un’ottima scelta tra le isole della Croazia. Non a caso viene anche definita l’isola della vitalità, caratterizzata da un bell’ambiente mediterraneo, più di 2.500 ore di sole all’anno e ben 1.200 diverse specie botaniche.
Io e Alice a Lussinpiccolo
L’isola è infatti famosa per la sua meravigliosa natura lussureggiante ricca di piante esotiche come limoni, banani, eucalipti ed erbe medicinali, che hanno dato vita ad attività ed eventi legati all’aromaterapia 🌿 (e devo ammettere che questa varietà di piante e di profumi è ben evidente, fin dal primo giorno te ne accorgerai anche solo passeggiando). Ma anche per la costruzione delle navi: quasi disabitata fino alla metà del 13° secolo, Lussino si sviluppò in una delle principali potenze navali regionali nel 19° secolo, e la città di Mali Lošinj, dietro Trieste, nel secondo porto più importante dell’Adriatico. Gli abitanti di Lussino erano infatti apprezzati per la loro abilità nella costruzione di navi a vela, ma anche come i migliori marinai del Mediterraneo.
Dunque, una volta arrivati qui, che fare sull’isola di Lošinj?
Lussinpiccolo e Lussingrande
I due principali centri sull’isola sono le cittadine di Lussingrande e Lussinpiccolo, ma non farti trarre in inganno dai loro nomi: devi infatti sapere che il capoluogo, Lussinpiccolo, è in realtà la cittadina più grande mentre Lussingrande quella più piccola! Sicuramente due destinazioni da vedere che si trovano a poca distanza l’uno dall’altra, collegate anche da un sentiero che costeggia il mare. Noi abbiamo deciso di soggiornare nei pressi di Lussinpiccolo, in un piccolo ma grazioso appartamento con terrazza e vista mare. Molto apprezzato anche il parcheggio fronte casa e il fatto che si poteva arrivare in città a piedi, con una bella passeggiata di circa 20 minuti. Senza contare la gentilezza della proprietaria che ha reso il nostro soggiorno davvero perfetto!
Lussingrande e Lussinpiccolo
Lussinpiccolo viene anche definita la città dei capitani di mare. Si trova in un’ampia valle marina e le sue case colorate sono disposte ad anfiteatro intorno al porto:
La tradizione vuole che il porto sia stato creato dai Romani nel 32 a.C. quando la flotta di Ottaviano dovette fermarsi presso l’isola e attendere la fine dell’inverno prima di riprendere la navigazione: da allora la parte meridionale del porto di Lussino è chiamata valle di Augusto.
Lussingrande è invece caratterizzata da belle case dall’aspetto antico e lussuoso, con giardini segreti dietro mura e cancellate. Con i suoi 917 abitanti è il secondo paese dell’isola, ma un tempo era il più grande degli insediamenti, quello maggiormente sviluppato (da qui il nome 🙃). In questi giardini crescono oltre 80 varietà di erbe aromatiche portate dai marinai di ritorno dai loro viaggi in tutto il mondo.
Il giovane atleta Apoxyómenos
Una menzione a parte merita il Museo dell’Apoxyómenos, a Lussinpiccolo, dedicato ad una sola opera esposta, la statua di bronzo del giovane atleta Apoxyómenos. La statua è stata ritrovata nei fondali dell’isola, alla profondità di 45 metri, da parte di un turista Belga nel 1997. Nel 1999 l’Apoxyómenos è stato estratto dal mare sul cui fondo ha trascorso quasi due millenni. Durante quasi due decenni dalla sua estrazione fino al ritorno nel museo, la statua antica è diventata il simbolo e il marchio dell’isola di Lussino.
E il resto dell’isola?
Al di fuori delle due cittadine principali, il resto dell’isola è tutto da scoprire! Se vieni a Lošinj in prossimità del Capodanno non puoi perderti ad esempio il tradizionale bagno in mare di fine anno. L’evento viene organizzato sulla bellissima spiaggia di Veli Zal alle ore 12:00 del 30 dicembre. Potevamo restare indifferenti? 😝
Consiglio inoltre di pranzare presso il ristorante della spiaggia, che offre dei piatti niente male e un pesce alla griglia da favola! Sempre qui è possibile partire per una piacevole passeggiata a piedi lungo la costa, fino alla baia di Čikat, una passeggiata cementata e facilmente percorribile, molto piacevole e ombreggiata dai pini marittimi. Ottima location per vedere il tramonto. La baia ospita la maggior parte degli alberghi di Lussinpiccolo, come il famoso Alhambra, boutique hotel a 5 stelle.
I più sportivi non possono poi perdere la passeggiata della vitalità, un sentiero cementato e lungo il mare che collega Lussinpiccolo a Lussingrande. La passeggiata è adatta a tutti e molto piacevole. Noi ne abbiamo fatto solo un tratto con il passeggino e non abbiamo riscontrato problemi. Un’occasione unica per scoprire angolini e calette tranquille, o piccoli porticcioli come San Martino (Sveti Martin), ovvero la parte piú antica di Lussinpiccolo dove i primi abitanti si stabilirono nel 12° secolo.
La caletta di Valdarke
Merita una visita anche il Miomirisni vrt, un giardino botanico con 250 varietà di piante autoctone e più di 100 specie esotiche, gestito da una gentile signora dell’isola che produce grappe e liquori in vendita presso la sua boutique. Qui ogni sera, tra le 18.00 e le 23.00, i visitatori possono degustare una selezione dei migliori prodotti agroalimentari locali (solo in estate). Il giardino è a ingresso libero e si trova appena fuori la città di Lussinpiccolo.
Per i veri #sunsetlovers consiglio poi di prendere la trasversale lussignana e di percorrerla in auto fino al punto più a sud dell’isola per ammirare il panorama sulle isolette circostanti. Oppure è possibile fermarsi dopo circa 1 km di salita, sulla collina di Umpiljak, dove godere del bellissimo panorama sulla cittá di Lussinpiccolo, l’intera Val d’Augusta e le piccole isole direttamente dal viewpoint Providenca. Purtroppo il locale è aperto da maggio ad ottobre, noi non abbiamo avuto il piacere di sederci ai suoi tavoli per sorseggiare un aperitivo, ma dai un’occhiata alle foto, vale la pena farci un salto se passi da queste parti durante la bella stagione.
Cres è una delle isole più settentrionali del Golfo del Quarnero ed è separata dall’isola di Lussino da un canale con ponte mobile presso il paese di Osor. È la seconda isola per grandezza dopo l’isola di Krk e ha una forma allungata: è lunga ben 65km, con una larghezza massima di 13, ma in alcuni punti arriva anche a 2!
L’isola ha diversi paesi – per lo più piccolissimi costituiti da una manciata di case, orti e giardini – collegati tra loro da una strada che corre al centro dell’isola e la attraversa da un capo (Porozina – dove attracca il traghetto per la terraferma) all’altro (Osor – dove si trova il ponte che la collega a Lussino). Viaggiando in inverno l’abbiamo trovata particolarmente deserta ma in primavera/estate la sua natura lussureggiante attira un certo numero di turisti. Per non parlare poi delle spiagge e calette che vista la stagione noi non abbiamo potuto visitare. 🌊
… ma non ci siamo persi i tramonti!
Il fascino di Cres (Cherso) risiede nella sua natura indomita e selvaggia che seduce una volta per tutte chi ha la fortuna di mettervi piede. Scarsamente popolata, quest’isola vanta fitte foreste primordiali e un litorale scosceso che alterna alte scogliere a piccole insenature nascoste, sovrastate da antichi borghi sperduti. Il paesaggio di Cres è dominato dal cielo aperto, che si fonde con il mare o la campagna brulla. Si direbbe che ogni strada o sentiero abbia in serbo uno scorcio panoramico di straordinaria bellezza. È davvero un’isola speciale.
Sicuramente merita una visita Punta Križa nella parte meridionale dell’isola, che con i suoi boschi e paesaggi mediterranei mozzafiato sembra a tutti gli effetti un parco naturale. Qui è possibile imbattersi in pecore al pascolo o in qualche daino intento a riposarsi sui prati (noi li abbiamo visti!) mentre si segue la strada sino alla baia turchese che bagna le sue coste. Insomma, quello di Punta Križa è un ambiente naturale di assoluta quiete dove fare passeggiate o rilassarsi in riva al mare.
La baiaAlice
Un’altra attrazione naturalistica degna di nota che noterai guardando la cartina dell’isola è sicuramente il lago di Vrana, un fenomeno carsico naturale di primissima grandezza. Deve probabilmente il proprio nome al paese di Vrana, ma la gente del luogo lo chiama semplicemente “Il lago”. È considerato il più profondo dei laghi dell’Europa orientale. Si tratta di una tipica criptodepressione carsica, il che significa che il livello dell’acqua del lago è superiore al livello del mare circostante, mentre il suo fondo si trova sotto al fondo del mare. La sua acqua approvvigiona la popolazione delle isole di Cherso e Lussino e poiché l’area è sotto rigida tutela, il divieto di accesso è assoluto. E dunque, chi vuole godere della sua vista, può farlo soltanto da lontano, ossia dal paesino di Vrana.
Infine, la città di Cres (Cherso in italiano), capoluogo dell’isola e centro amministrativo. Da scoprire camminando a piedi tra le sue strette viuzze e le mura medievali. Abbiamo poi tentato di visitare altre due località dell’isola, Lubenice, un paese quasi abbandonato (credo ci vivano solo 7 persone!) ma a quanto ho letto bellissimo e carico di atmosfera, e Valun, un piccolo borgo che pochissimi turisti conoscono e che è considerato il paradiso delle vacanze estive… ma niente da fare, abbiamo trovato la nebbia! 😞 Ci tocca tornare in estate.
Sulla strada verso Valun
Consigli: per gli amanti del trekking non può mancare la scalata al Monte Ossero, la prima montagna delle isole dell’Adriatico che attira da sempre l’attenzione dei turisti. Si estende lungo la parte settentrionale dell’isola, dal villaggio di Ćunski fino a Osor. Il percorso è abbastanza impegnativo e la salita impiega circa due ore… ma la fatica viene ripagata in cima dalla splendida vista panoramica su tutto l’arcipelago di Lussino.
Come prenotare: Airbnb, Jadrilinija se vuoi prenotare il traghetto (in inverno non è necessario).
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Budget: 0€ (viaggio sponsorizzato da #imutti senior 😍).
Durata: 2 giorni.
Finalmente è giunto il momento di raccontare una nuova avventura firmata #imutti. Questa volta nel freddo nord, siamo andati su fino a Stoccolma! 🥶 Più che un weekend si è trattato di un vero e proprio mordi e fuggi in città, con partenza il venerdì sera e ritorno la domenica pomeriggio. Giusto il tempo per conoscere la capitale della Svezia e decidere che vale decisamente la pena ritornarci, magari con la bella stagione…
La prima sera l’abbiamo passata praticamente in viaggio, il volo dall’aeroporto di Bergamo, con Ryanair, era infatti previsto per le 21 circa del venerdì. Ovviamente, sfortuna vuole che abbiamo deciso di partire durante lo sciopero nazionale pianificato per quel giorno (ma non potevamo saperlo avendo prenotato mesi prima) e così il nostro volo è stato ritardato di una mezz’ora. Poco male, non avevamo particolari programmi per la notte se non raggiungere l’hotel e dormire.
Come saprai, Ryanair non atterra mai nell’aeroporto principale della città, così una volta in Svezia abbiamo dovuto prendere un bus Flygbussarna con destinazione Stoccolma (1 ora e mezza di viaggio). Sapevamo di arrivare a destinazione in tarda serata, ma avevo letto recensioni super positive di questo servizio: tutti i bus sono infatti ben collegati ai voli e in caso di ritardo si attende l’arrivo del volo corrispondente. In effetti così è stato… Devo ammettere che tutto è organizzato perfettamente e i servizi sono stati molto puntuali. Ah, il nord Europa! 😍 Una volta scesi dall’aereo, abbiamo acquistato i biglietti in aeroporto (con carta di credito, non serve cambiare i contanti) e ci siamo diretti al nostro pullman senza difficoltà. I posti erano molto confortevoli e dopo un sonnellino rigenerante mi sono risvegliata praticamente a destinazione.
Old Town
Avevo scelto di soggiornare in un hotel vicinissimo al terminal dei bus, il Comfort Hotel Xpress Stockholm Center, per non dover camminare al freddo e di notte una volta giunti a Stoccolma. La struttura si è rivelata molto comoda: si tratta infatti di un hotel enorme che si trova proprio sopra la stazione dei treni (e a poco distanza dalla fermata del Flygbussarna). Le stanze sono tantissime ma molto piccole; per un paio di notti però le abbiamo trovate confortevoli (attenzione quando prenoti, scegli la camera con finestra!). Plus: tutto è molto pulito e organizzato. Ad esempio, il check in e check out può essere fatto in autonomia, velocemente, in modalità self; in alternativa si trova sempre una persona al Barception (sì hai letto bene, si tratta di un bar e reception insieme!). Ricordati che è un hotel senza contanti: si paga tuto online o con carta di credito. Consiglio anche la colazione, non male e a costi contenuti (considerando che Stoccolma è una città abbastanza cara).
Il barception dell’hotel – Foto: Comfort Hotel Express
Il sabato è stato l’unico giorno completamente a nostra disposizione per andare alla scoperta del centro storico. Purtroppo il tempo non è stato molto clemente (pioggia praticamente tutto il tempo), ma quando sei in viaggio importa davvero? Inoltre in Svezia sembra che nessuno faccia molto caso al clima avverso, raramente ho visto persone munite di ombrello (nemmeno i bambini!) 🤔 Avendo a disposizione praticamente solo un giorno e mezzo abbiamo deciso di visitare le principali attrazioni della città, collocate quasi tutte nell’isola che possiamo definire old town. Qui si trova ad esempio il Palazzo Reale, che abbiamo esplorato anche all’interno per ripararci un pochino dalla pioggia insistente. Le sale sono davvero molto belle e pompose, vale la pena farci un salto.
Per il pranzo ci siamo invece spostati a piedi verso l’Östermalm Saluhall, il mercato coperto di Stoccolma, considerato una vera e propria istituzione dalle persone locali. Esperti del settore e visitatori lo reputano addirittura uno dei migliori mercati al chiuso di tutto il mondo. Peccato che una volta arrivati abbiamo scoperto che la struttura originaria era stata chiusa per lavori e che il mercato era stato momentaneamente spostato in una struttura in legno adiacente l’originale. Poco male. Abbiamo approfittato di questa pausa per pranzare al suo interno con piatti tipici svedesi. Che bontà!
L’unica serata che avevamo a disposizione, fortunatamente senza pioggia, abbiamo deciso di trascorrerla in un locale tipico della zona, suggerito da Mutti Junior (che sfortunatamente non è riuscito a seguirci in questo tour), l’Aifur Krog & Bar. Assolutamente consigliato! Si tratta di un locale in stile vichingo, con musica dal vivo, personaggi in costume e intrattenimento. Importante ricordarsi di prenotare con anticipo (io ho riservato il tavolo con The Fork mesi e mesi prima). Guarda il video qui sotto per farti un’idea… 😉
Video: @Cheyenne Olander
Mi sento inoltre di consigliare la visita al Museo Vasa per conoscere la storia e vedere dal vivo la famosa nave affondata nel mare svedese. Si tratta infatti della nave da guerra del XVII secolo meglio conservata al mondo e può essere ammirata in un museo appositamente costruito tutto attorno. Davvero imponente. La nave Vasa si rovesciò e affondò in occasione del suo viaggio inaugurale a Stoccolma nel 1628 e solo dopo 333 anni sui fondali marini è stata finalmente recuperata. Qui vicino si trova anche il famoso Skansen, il museo all’aperto più antico del mondo, con case e fattorie provenienti da tutto il paese che riproducono le tipiche abitazioni della Svezia. Il museo comprende anche un parco con uno zoo al suo interno. Purtroppo non siamo riusciti a visitarlo per mancanza di tempo (e per la pioggia insistente), una scusa in più per tornare in Svezia!
La nave VasaI dintorni del museo Vasa
Per finire, non dimenticare di fare un giro nella metropolitana della città considerata uno dei sistemi più belli d’Europa, in particolare la più recente linea blu che rappresenta una vera galleria d’arte. Prendi un biglietto e fai un giro tra le varie stazioni, un modo divertente per conoscere anche questo aspetto della città… per non parlare poi della famosa Fika 😂!
Stazione di Solna Centrum
Tips: a Stoccolma non serve davvero portare contanti. Si paga tutto tranquillamente con carta di credito, anche la colazione o il caffè. In pratica, non abbiamo mai avuto a che fare con la moneta locale!
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Era il mese di marzo quando sul divano stavo già controllando le varie combinazioni di volo disponibili per quello che sarebbe stato il ponte dell’8 dicembre… Sono stata fortunata: ho trovato quasi subito un volo a 40 euro per il Belgio 🇧🇪, un paese dove non ero ancora stata. Potevo farmelo scappare? Ovviamente no. In qualche modo, nonostante mancassero ben 9 mesi, sono riuscita a convincere Davide con largo anticipo e così abbiamo prenotato. Destinazione: Bruxelles e Bruges. Nei mesi successivi alla prenotazione, parlando della destinazione di dicembre, anche i miei suoceri si sono interessati a questo viaggio e così hanno deciso di prenotare e di aggiungersi al nostro weekend #VenirFamily!
Chiesa a Bruxelles
Bruxelles
Prima tappa: la città di Bruxelles. Essendo il centro politico dell’Unione Europea e della NATO, questa città viene definita la Capitale d’Europa. Qui abbiamo prenotato il nostro soggiorno presso il Motel One in pieno centro. Si trova vicinissimo alla stazione dei treni, il che è stato molto comodo arrivarci e quando poi abbiamo deciso di visitare anche la vicina città di Bruges. L’hotel è molto grande, ha tantissime camere, non molto spaziose, ma con tutto il necessario per passare un paio di notti confortevoli. Plus: è dotato di un bar moderno e di design dove passare piacevoli serate bevendo qualcosa di caldo dopo una giornata passata al freddo di Bruxelles.
La piazza della città, la famosa Grande Place, mi è rimasta particolarmente impressa ed è entrata subito nella mia personale top 5. L’abbiamo visitata sia durante il giorno, che la sera, quando si colora di luci e vengono intonate delle magnifiche canzoni (in questo caso a tema natalizio visto il periodo). Qualcosa di magico che a parole è difficile spiegare! La piazza è parte di un complesso architettonico davvero impressionante, affascinante per qualsiasi visitatore, che, colpito dalla sua bellezza, non sa davvero dove dirigere lo sguardo. Qui tutto è bellissimo. 😍 A mio avviso, la sede del Comune, situato a sudest, rappresenta il gioiello architettonico più importante ed antico di tutta la piazza.
La Grand Place
Un’altra tappa sicuramente da includere nella visita della città è quella del famoso Atomium. Simbolo del Belgio stesso, si tratta di una realizzazione unica nella storia dell’architettura e testimone dell’Esposizione Universale del 1958. Una struttura di ben 102 metri d’altezza, 2400 tonnellate di acciaio e 9 sfere collegate l’una all’altra, rivestite originariamente di alluminio. L’Atomium viene così chiamato perché rappresenta i 9 atomi di un cristallo di ferro: un riferimento alle scienze e agli usi dell’atomo, temi importanti e in pieno sviluppo all’epoca della sua costruzione. Noi ci siamo capitati una mattina sotto la neve, una atmosfera davvero magica! E la famosa birra belga? Ovviamente la trovi ovunque ma in città non puoi non fare un salto da A la Mort Subite: un locale storico molto carino e in pieno centro dove rilassarsi con gli amici e gustare – finalmente – una birra (gigante!). Sul cibo non farei molto affidamento: pochi piatti e nemmeno troppo buoni ma qui ci vieni per bere e devo dire che merita una visita.
AtomiumA la Mort Subite
Bruges
Spesso, quando si pensa al Belgio, si pensa a Bruges, una delle città più romantiche d’Europa… e tra le più fotografate oserei dire: con i suoi viali, gli archi di mattoni, le chiese di pietra e i ponti è praticamente impossibile scattare una brutta foto! Dalla stazione dei treni di Bruxelles, con 1 ora di viaggio, siamo così arrivati in questo piccolo gioiello delle Fiandre. 👇🏻
Qui tutto è raggiungibile a piedi, in fin dei conti si tratta di una piccola cittadina. Dalla stazione dei treni, con una passeggiata di 10 minuti, sei arrivato in città. Ogni angolo nasconde qualcosa di curioso o uno scorcio degno di essere immortalato per sempre in uno scatto. Splendido il centro storico, Patrimonio Mondiale Unesco dal 2000, che si sviluppa intorno ai due nuclei medioevali, il Burg e il Markt, dove si trovano siti di grande interesse e affascinanti botteghe di pizzi e merletti (ne ho comprato uno!).
Tips: Conosci il Manneken Pis? Si tratta di una statua di circa 50 cm posizionata sopra una fontana che raffigura un bambino mentre fa la pipì. 😂 Nel 1698 un Governatore regalò alla statua il suo primo vestito. Da quel momento il Manneken è sempre abbigliato in modo differente. Divertiti a cercarlo tra le vie della città e a scoprire il look del giorno!
Budget: 0€ (viaggio sponsorizzato da #imutti senior 🤑).
Come ormai saprai, mi piace organizzare di tanto in tanto dei weekend in Europa con la mia famiglia (hai letto dell’ultima avventura a Siviglia?). Così per questo febbraio abbiamo deciso di visitare Amsterdam. Da qualche tempo infatti questa città ci frullava nella testa come possibile meta dei nostri fine settimana, ma ogni volta veniva scartata per i costi elevati. Amsterdam è carissima! 😭 Soluzione: volare e dormire a Eindhoven. (Ringrazio @redgingerrrr per il prezioso suggerimento).
#imutti
Detto fatto: volo Ryanair Milano-Eindhoven 40€ circa, Boutique Hotel Glow in centro città 90€/notte la camera doppia. Purtroppo le combinazioni di orari dei voli non erano molto vantaggiose e ci hanno costretto a tornare la domenica pomeriggio (siamo partiti venerdì mattina), ma tutto sommato siamo riusciti a fare tutto quello che avevamo programmato. Un giorno a Eindhoven ed uno ad Amsterdam sono stati sufficienti.
La città è davvero a portata d’uomo: è tutto comodo e tutto nei dintorni. Dall’aeroporto puoi prendere il bus 400 o 401 che in soli 20 minuti ti porta alla stazione centrale della città (con soli 4€). Da qui, una passeggiata di pochi minuti e sei arrivato in centro. Eindhoven è molto piccola per cui un pomeriggio abbondante ci è bastato per visitarla (ovviamente a piedi 🚶🏻♂️). L’hotel è stato una piacevole sorpresa: arredato con gusto, tinte scure e oggetti di design, aveva una terrazza panoramica e la camera era molto grande. Tutto molto pulito! Plus: la struttura dispone di una stanza comune dove rilassarsi, prendere un caffè o un cappuccino la mattina, il tutto gratis.👇🏻
La sala condivisa
Vista dalla terrazzaDesign a Eindhoven
La città è un mix di antico e moderno. Tutti i locali e i ristoranti sono alla moda e molto, molto carini. I prezzi inoltre sono ragionevoli. La pulizia regna sovrana ovunque, ma d’altra parte siamo in Olanda! Ti consiglio senza dubbio il Van’t Spit per il suo ottimo pollo alla griglia e il Maner De Boer per le colazioni (tra l’altro, si trova difronte l’hotel. Molto comodo). Poi giri l’angolo e… trovi in un griardino una installazione con dei birilli volanti! 🤷🏻♀️
Installazione artistica in città
Amsterdam
Dalla stazione di Eindhoven e con poco più di 1h di treno si arriva alla stazione centrale di Amsterdam. Molto comodo. I biglietti si acquistano direttamente ad Eindhoven (40€ a/r) e valgono anche per tutti i mezzi della città. Premetto che ero già stata ad Amsterdam molto tempo fa e come me anche Davide e mio fratello Diego. Così il nostro obiettivo è stato quello di girare a zonzo tra i canali e passeggiare con calma tra un coffee shop e l’altro 😂 (abbiamo fatto un pit stop nel famoso Bulldog, ci sei mai stato?).
I canali di Amsterdam
Cheese storeRed Light District
Ovviamente non abbiamo avuto il tempo per visitare i musei più famosi, ma le ore che avevamo a disposizione ci sono bastate per assaggiare un po’ di Amsterdam: Piazza Dam, Palazzo Reale, Red Light District, Begijnhof… Abbiamo poi pranzato in una minuscola osteria olandese trovata per caso e che ti consiglio senza dubbio: Petit Restaurant de Rozenboom. Il nome non mente, è davvero piccolo questo ristorante! Lo sapevi poi che in città esiste un negozio che vende solo paperelle di plastica??
Tips: se hai un giorno o due in più a disposizione ti consiglio di dormire almeno una notte in città. Di ritorno ad Eindhoven inoltre potresti prevedere uno stop a Utrecht, che si trova sul tragitto che farai con il treno, in questo modo visiterai 3 città in un colpo solo! 😉 (Dai un’occhiata alle linee sul sito delle ferrovie olandesi).