Losinj, l’isola della vitalità

Dove: Isola di Losinj, Croazia 🇭🇷

Come: Capodanno noi 3.

Quando: Dicembre 2021 – Gennaio 2022.

Budget: €€

Durata: 7 giorni.

Forse avrai già letto il mio articolo sul viaggio a Lanzarote e saprai che quella che avrebbe dovuto essere la nostra meta per le vacanze di Natale o Capodanno in realtà è stata anticipata a inizio dicembre. Ci siamo così ritrovati a casa per tutte le feste e non potevamo certo perdere l’occasione di visitare qualcosa di nuovo, ma… dove potevamo andare? Non avevo molta voglia di prendere nuovamente un volo aereo sia per i costi, che per non sballottare troppo la piccola Alice. Dove andare allora in auto? Facile, nella vicina e a noi cara Croazia! 😃

E così, per la seconda volta quest’anno (la prima volta siamo stati a Krk) e per la terza volta come meta dei nostri viaggi (abbiamo fatto un on the road in Croazia ad agosto 2020, leggi qui) siamo tornati in terra croata. Anche questa volta abbiamo scelto un’isola come destinazione, Lošinj. Perché proprio questa, nel Golfo del Quarnaro? Non c’è una motivazione precisa se non che è facilmente raggiungibile in auto e non troppo distante da casa in termine di km. Inoltre Lošinj è collegata ad una seconda isola, Cres. Due destinazioni in un colpo solo! 🤩

Lošinj e la più grande Cres sono infatti due isole croate separate da un canale di appena 11 metri, tanto che spesso vengono considerate una il prolungamento dell’altra. Per arrivare nella nostra destinazione dovrai infatti attraversare tutta Cres e non è così corta come sembra, circa 1 ora e 20 minuti di strada. Per giungere invece a Cres è necessario scendere in Istria e traghettare per 20 minuti da Brestova a Porozina, oppure arrivare fino a Krk e poi da lì prendere il traghetto.

L’arcipelago di Cherso e Lussino era chiamato anticamente con il nome comune Apsyrtides, legato alla leggenda del mitico eroe Apsyrt. Le isole di Cherso e Lussino formavano un insieme nel loro antico passato, ma a causa delle esigenze del commercio e della Via dell’Ambra, furono separate da un canale scavato artificialmente vicino a Osor. Gli insediamenti più antichi delle isole (Lubenice, Osor, Beli) ricordano una storia di oltre 4000 anni, e la città romana di Osor fu sede della diocesi nel IX. secolo.

https://www.losinj-providenca.com/ships-and-captains-story/

Lunga 31 km, l’isola di Lošinj, o Lussino in lingua italiana, comprende due cittadine principali e molte fitte pinete, circondate da una costa frastagliata. Devi sapere che la sua tradizione turistica risale ai tempi dell’impero austro-ungarico, quando i nobili mitteleuropei elessero una baia dell’isola, la baia di Čikat, come luogo di villeggiatura, per le sue bellezze naturalistiche e per l’aria salubre, costruendovi alcuni dei sontuosi alberghi ancora oggi attivi. Da allora, Lošinj ha continuato ad attirare i turisti e si è specializzata in un’offerta che comprende numerose attività rendendola un’ottima scelta tra le isole della Croazia. Non a caso viene anche definita l’isola della vitalità, caratterizzata da un bell’ambiente mediterraneo, più di 2.500 ore di sole all’anno e ben 1.200 diverse specie botaniche.

Io e Alice a Lussinpiccolo

L’isola è infatti famosa per la sua meravigliosa natura lussureggiante ricca di piante esotiche come limoni, banani, eucalipti ed erbe medicinali, che hanno dato vita ad attività ed eventi legati all’aromaterapia 🌿 (e devo ammettere che questa varietà di piante e di profumi è ben evidente, fin dal primo giorno te ne accorgerai anche solo passeggiando). Ma anche per la costruzione delle navi: quasi disabitata fino alla metà del 13° secolo, Lussino si sviluppò in una delle principali potenze navali regionali nel 19° secolo, e la città di Mali Lošinj, dietro Trieste, nel secondo porto più importante dell’Adriatico. Gli abitanti di Lussino erano infatti apprezzati per la loro abilità nella costruzione di navi a vela, ma anche come i migliori marinai del Mediterraneo.

Dunque, una volta arrivati qui, che fare sull’isola di Lošinj?

Lussinpiccolo e Lussingrande

I due principali centri sull’isola sono le cittadine di Lussingrande e Lussinpiccolo, ma non farti trarre in inganno dai loro nomi: devi infatti sapere che il capoluogo, Lussinpiccolo, è in realtà la cittadina più grande mentre Lussingrande quella più piccola! Sicuramente due destinazioni da vedere che si trovano a poca distanza l’uno dall’altra, collegate anche da un sentiero che costeggia il mare. Noi abbiamo deciso di soggiornare nei pressi di Lussinpiccolo, in un piccolo ma grazioso appartamento con terrazza e vista mare. Molto apprezzato anche il parcheggio fronte casa e il fatto che si poteva arrivare in città a piedi, con una bella passeggiata di circa 20 minuti. Senza contare la gentilezza della proprietaria che ha reso il nostro soggiorno davvero perfetto!

Lussinpiccolo viene anche definita la città dei capitani di mare. Si trova in un’ampia valle marina e le sue case colorate sono disposte ad anfiteatro intorno al porto:

La tradizione vuole che il porto sia stato creato dai Romani nel 32 a.C. quando la flotta di Ottaviano dovette fermarsi presso l’isola e attendere la fine dell’inverno prima di riprendere la navigazione: da allora la parte meridionale del porto di Lussino è chiamata valle di Augusto.

https://www.croaziainfo.it/lussinpiccolo.html

Lussingrande è invece caratterizzata da belle case dall’aspetto antico e lussuoso, con giardini segreti dietro mura e cancellate. Con i suoi 917 abitanti è il secondo paese dell’isola, ma un tempo era il più grande degli insediamenti, quello maggiormente sviluppato (da qui il nome 🙃). In questi giardini crescono oltre 80 varietà di erbe aromatiche portate dai marinai di ritorno dai loro viaggi in tutto il mondo.

Il giovane atleta Apoxyómenos

Una menzione a parte merita il Museo dell’Apoxyómenos, a Lussinpiccolo, dedicato ad una sola opera esposta, la statua di bronzo del giovane atleta Apoxyómenos. La statua è stata ritrovata nei fondali dell’isola, alla profondità di 45 metri, da parte di un turista Belga nel 1997. Nel 1999 l’Apoxyómenos è stato estratto dal mare sul cui fondo ha trascorso quasi due millenni. Durante quasi due decenni dalla sua estrazione fino al ritorno nel museo, la statua antica è diventata il simbolo e il marchio dell’isola di Lussino.

E il resto dell’isola?

Al di fuori delle due cittadine principali, il resto dell’isola è tutto da scoprire! Se vieni a Lošinj in prossimità del Capodanno non puoi perderti ad esempio il tradizionale bagno in mare di fine anno. L’evento viene organizzato sulla bellissima spiaggia di Veli Zal alle ore 12:00 del 30 dicembre. Potevamo restare indifferenti? 😝

Consiglio inoltre di pranzare presso il ristorante della spiaggia, che offre dei piatti niente male e un pesce alla griglia da favola! Sempre qui è possibile partire per una piacevole passeggiata a piedi lungo la costa, fino alla baia di Čikat, una passeggiata cementata e facilmente percorribile, molto piacevole e ombreggiata dai pini marittimi. Ottima location per vedere il tramonto. La baia ospita la maggior parte degli alberghi di Lussinpiccolo, come il famoso Alhambra, boutique hotel a 5 stelle.

I più sportivi non possono poi perdere la passeggiata della vitalità, un sentiero cementato e lungo il mare che collega Lussinpiccolo a Lussingrande. La passeggiata è adatta a tutti e molto piacevole. Noi ne abbiamo fatto solo un tratto con il passeggino e non abbiamo riscontrato problemi. Un’occasione unica per scoprire angolini e calette tranquille, o piccoli porticcioli come San Martino (Sveti Martin), ovvero la parte piú antica di Lussinpiccolo dove i primi abitanti si stabilirono nel 12° secolo.

La caletta di Valdarke

Merita una visita anche il Miomirisni vrt, un giardino botanico con 250 varietà di piante autoctone e più di 100 specie esotiche, gestito da una gentile signora dell’isola che produce grappe e liquori in vendita presso la sua boutique. Qui ogni sera, tra le 18.00 e le 23.00, i visitatori possono degustare una selezione dei migliori prodotti agroalimentari locali (solo in estate). Il giardino è a ingresso libero e si trova appena fuori la città di Lussinpiccolo.

Per i veri #sunsetlovers consiglio poi di prendere la trasversale lussignana e di percorrerla in auto fino al punto più a sud dell’isola per ammirare il panorama sulle isolette circostanti. Oppure è possibile fermarsi dopo circa 1 km di salita, sulla collina di Umpiljak, dove godere del bellissimo panorama sulla cittá di Lussinpiccolo, l’intera Val d’Augusta e le piccole isole direttamente dal viewpoint Providenca. Purtroppo il locale è aperto da maggio ad ottobre, noi non abbiamo avuto il piacere di sederci ai suoi tavoli per sorseggiare un aperitivo, ma dai un’occhiata alle foto, vale la pena farci un salto se passi da queste parti durante la bella stagione.

Foto by @losinjprovidenca

E l’isola di Cres?

Cres è una delle isole più settentrionali del Golfo del Quarnero ed è separata dall’isola di Lussino da un canale con ponte mobile presso il paese di Osor. È la seconda isola per grandezza dopo l’isola di Krk e ha una forma allungata: è lunga ben 65km, con una larghezza massima di 13, ma in alcuni punti arriva anche a 2!

L’isola ha diversi paesi – per lo più piccolissimi costituiti da una manciata di case, orti e giardini – collegati tra loro da una strada che corre al centro dell’isola e la attraversa da un capo (Porozina – dove attracca il traghetto per la terraferma) all’altro (Osor – dove si trova il ponte che la collega a Lussino). Viaggiando in inverno l’abbiamo trovata particolarmente deserta ma in primavera/estate la sua natura lussureggiante attira un certo numero di turisti. Per non parlare poi delle spiagge e calette che vista la stagione noi non abbiamo potuto visitare. 🌊

… ma non ci siamo persi i tramonti!

Il fascino di Cres (Cherso) risiede nella sua natura indomita e selvaggia che seduce una volta per tutte chi ha la fortuna di mettervi piede. Scarsamente popolata, quest’isola vanta fitte foreste primordiali e un litorale scosceso che alterna alte scogliere a piccole insenature nascoste, sovrastate da antichi borghi sperduti. Il paesaggio di Cres è dominato dal cielo aperto, che si fonde con il mare o la campagna brulla. Si direbbe che ogni strada o sentiero abbia in serbo uno scorcio panoramico di straordinaria bellezza. È davvero un’isola speciale.

https://www.lonelyplanetitalia.it/destinazioni/croazia/isola-di-cres

Sicuramente merita una visita Punta Križa nella parte meridionale dell’isola, che con i suoi boschi e paesaggi mediterranei mozzafiato sembra a tutti gli effetti un parco naturale. Qui è possibile imbattersi in pecore al pascolo o in qualche daino intento a riposarsi sui prati (noi li abbiamo visti!) mentre si segue la strada sino alla baia turchese che bagna le sue coste. Insomma, quello di Punta Križa è un ambiente naturale di assoluta quiete dove fare passeggiate o rilassarsi in riva al mare.

Un’altra attrazione naturalistica degna di nota che noterai guardando la cartina dell’isola è sicuramente il lago di Vrana, un fenomeno carsico naturale di primissima grandezza. Deve probabilmente il proprio nome al paese di Vrana, ma la gente del luogo lo chiama semplicemente “Il lago”. È considerato il più profondo dei laghi dell’Europa orientale. Si tratta di una tipica criptodepressione carsica, il che significa che il livello dell’acqua del lago è superiore al livello del mare circostante, mentre il suo fondo si trova sotto al fondo del mare. La sua acqua approvvigiona la popolazione delle isole di Cherso e Lussino e poiché l’area è sotto rigida tutela, il divieto di accesso è assoluto. E dunque, chi vuole godere della sua vista, può farlo soltanto da lontano, ossia dal paesino di Vrana.

Infine, la città di Cres (Cherso in italiano), capoluogo dell’isola e centro amministrativo. Da scoprire camminando a piedi tra le sue strette viuzze e le mura medievali. Abbiamo poi tentato di visitare altre due località dell’isola, Lubenice, un paese quasi abbandonato (credo ci vivano solo 7 persone!) ma a quanto ho letto bellissimo e carico di atmosfera, e Valun, un piccolo borgo che pochissimi turisti conoscono e che è considerato il paradiso delle vacanze estive… ma niente da fare, abbiamo trovato la nebbia! 😞 Ci tocca tornare in estate.

Sulla strada verso Valun

Consigli: per gli amanti del trekking non può mancare la scalata al Monte Ossero, la prima montagna delle isole dell’Adriatico che attira da sempre l’attenzione dei turisti. Si estende lungo la parte settentrionale dell’isola, dal villaggio di Ćunski fino a Osor. Il percorso è abbastanza impegnativo e la salita impiega circa due ore… ma la fatica viene ripagata in cima dalla splendida vista panoramica su tutto l’arcipelago di Lussino.

Come prenotare: Airbnb, Jadrilinija se vuoi prenotare il traghetto (in inverno non è necessario).

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Ritorno in Croazia (sull’isola di Krk)

Dove: Isola di Krk, Croazia 🇭🇷

Come: Family weekend.

Quando: Halloween 2021.

Budget:

Durata: 5 giorni.

Ottobre 2021, finalmente si torna a viaggiare fuori dai confini nazionali! Dopo il lockdown, ma soprattutto terminata la mia gravidanza, torno all’estero e torno a visitare l’ultimo paese visto prima delle chiusure, la Croazia. Perché proprio la Croazia? Se mi segui saprai infatti che nell’estate 2020 ho organizzato un tour 🇭🇷 che ci ha permesso di conoscere questo paese e di apprezzarne le bellezze naturali (lo abbiamo girato da nord a sud, leggi l’articolo). Inoltre, è abbastanza comoda e vicina da raggiungere in auto anche come meta dell’ultimo minuto.

E così, con un bel ponte alle porte e qualche giorno di ferie a nostra disposizione, abbiamo deciso di passare Halloween 🎃 sull’isola di Krk. Primo paese estero per la piccola Alice. Senza contare che è una delle regioni d’Europa più soleggiate, con ben 2.500 ore di sole l’anno, ed è anche l’isola delle bandiere blu (ben 15). La combo ideale per il nostro weekend!

La città di Krk

Krk è una delle più grandi e più frequentate isole della Croazia. È facile da raggiungere, a poco più di 5 ore da Milano, ed è collegata alla terraferma da un ponte, che un tempo prevedeva un pedaggio di circa 7€ mentre ora è totalmente free. La sua attraente e rilassante atmosfera mediterranea e le sue prelibatezze gastronomiche la rendono una delle più ricercate destinazioni del nord della costa croata. Il viaggio per raggiungerla è andato liscio, così come i vari controlli alle frontiere, quella slovena e quella croata (= nessun controllo!).

Come base per la nostra esplorazione abbiamo scelto la principale cittadina dell’isola, Krk o Veglia in lingua italiana, e abbiamo soggiornato in un appartamento scelto tramite Airbnb. La sistemazione non era molto grande, ma carina e comoda per noi tre. Inoltre il centro storico di Krk si raggiungeva tranquillamente a piedi e la casa era dotata di una piscina riscaldata con idromassaggio 🤩 Una chicca in più molto apprezzata a fine giornata! Un accenno merita anche questo appartamento che avevo selezionato in un primo momento, ma poi scartato in quanto troppo piccolo per noi tre (si tratta in realtà di una stanza, anche se molto carina).

Tramonto al porticciolo di Krk

Cosa abbiamo visto sull’isola?

I villaggi principali sorgono nel sud dell’isola, che ha un clima più mite e una vegetazione più rigogliosa; il nord è prevalentemente roccioso e, soprattutto in inverno, molto ventoso. Noi abbiamo iniziato da Krk città, ovvero il maggior centro turistico e storico, con il suo porticciolo dove in estate è possibile noleggiare piccole imbarcazioni a motore o prenotare tour organizzati verso le isole vicine e le coste. Sul lungomare e nel carinissimo centro ci sono negozi, bar e ristoranti dove gustare ottimi piatti tipici, vini e formaggi prodotti sull’isola, vicoli e vicoletti per passeggiare e scorci pittoreschi dove scattare delle ottime fotografie. Infine, ti consiglio di non perdere i simboli della città, ovvero la cattedrale e il castello dei Frankopan, con le sue antiche mura.

Durante la stagione estiva la città diventa un palcoscenico a cielo aperto per eventi e manifestazioni; noi siamo capitati a fine ottobre e non abbiamo trovato nulla di tutto ciò. Ma nonostante il fuori stagione devo ammettere che ho davvero apprezzato la calma e la tranquillità di questo periodo. Per non parlare poi dei colori meravigliosi dell’autunno 🍂. La parte centrale e occidentale dell’isola è infatti ricoperta di boschi e coltivazioni di frutta e verdura mediterranea, vigneti e uliveti. Uno vero spettacolo!

Il giorno due ci siamo invece diretti verso sud, più precisamente a Baška, un vero gioiellino! Si tratta di una cittadina turistica con una bella baia racchiusa da alte montagne e alcune spiagge facilmente accessibili e adatte a tutti, soprattutto alle famiglie. Lungo la baia si raccolgono la maggior parte delle strutture turistiche del paese, nonchè la spiaggia principale chiamata Spiaggia Grande o Vela Plaza: si estende per 1.800 m ed è di ciottolini bianchi, mentre il fondale marino è sabbioso.

La parte vecchia di Baška è caratterizzata da strette vie sulle quali si affacciano case e negozi, mentre il lungomare ospita la maggior parte dei ristoranti, degli hotel e dei campeggi della zona. Consiglio di salire (a piedi o in auto) fino alla Chiesa di San Giovanni Battista per la vista straordinaria sulla baia e il panorama circostante.

Oltre alla posizione importante, la chiesa è caratterizzata dalla più antica campana in questa area, del 1431, il cui nome è starac (il vecchietto). Ascoltatela suonare mentre guardate la vista fantastica su Baška e sulle isole in lontananza.

http://www.valamar-experience.com/it/esperienza/attrazioni/la-chiesa-di-san-giovanni-battista-a-baska

Risalendo verso il nostro appartamento ci siamo poi fermati per un pranzo nella città di Punat, una piccola e tranquilla cittadina portuale situata più o meno a metà dell’isola. Punat è oggi uno dei maggiori centri nautici della Croazia e cuore dell’isola per quanto riguarda la coltivazione delle olive. Con una traversata in mare di circa 20 minuti si può raggiungere l’isolotto di Košliun dove è possibile visitare un Monastero Francescano del XVI secolo, costruito su una precedente abbazia benedettina.

Vrbnik e Malinska

Nei giorni seguenti abbiamo fatto una sosta a Vrbnik, una piccola cittadina situata nella parte orientale dell’isola di Krk. Se si arriva dalla strada, i numerosi vigneti ti daranno il benvenuto (qua si coltiva la famosa Vrbnička žlahtina un vino bianco e secco di qualità, prodotto dal vitigno autoctono žlahtina bianco). Se invece si arriva dal mare, la città ti apparirà su una scogliera alta 49 m, con delle casette intorno al campanile, circondato dalle mura medievali.

E poi Malinska, conosciuta per i suoi centri benessere e le sue spiagge, ma che non ha un centro storico con castello, come la maggior parte dei paesi dell’isola di Krk. Noi ci siamo passati per una passeggiata lungo il porticciolo e per un pranzo veloce in un locale molto carino, il King’s Cafe, che consiglio assolutamente di considerare.

Vista da Vrbnik
Malinska

Infine Nijvice, un grazioso paesino, il classico centro turistico che si sviluppa sul lungomare con ristorantini e bar. Si trova sulla costa nordoccidentale dell’isola. Ci siamo fermati per una bella passeggiata durante la quale abbiamo notato delle spiagge molto carine per l’estate. Da tenere a mente! Da qui inoltre si può imboccare il famoso Cammino dell’isola di Krk:

Il Cammino di Krk è un itinerario circolare della lunghezza complessiva di poco più di 150 chilometri che attraversa tutta l’isola lungo i sentieri escursionistici (e ciclistici) esistenti. Inizia nel cuore dell’isola, nella cattedrale della città di Krk, e termina nella località di Kornić, proprio nella chiesa parrocchiale dedicata a San Giacomo Apostolo. L’itinerario è suddiviso in sette tappe di pellegrinaggio, più precisamente in sette giorni – il tempo consigliato per respirare a pieni polmoni le attrazioni storiche, culturali e religiose dell’isola, in un meraviglioso ambiente naturale e urbano.

http://www.tz-krk.hr/it/la-via-di-pellegrinaggio-del-cammino-di-krk

Consigli: sull’isola ci sono molti altri angolini da scoprire, oltre a piccoli paesini sparsi qua e là. Per questo consiglio di girare in auto o in moto senza una meta precisa: le strade sono poche, il bello è proprio seguirle e scoprire dove ti porteranno. Per non parlare delle spiagge “nascoste”, raggiungibili in barca o imboccando sentieri che portano giù fino al mare. Da ricordare per una prossima estate. Qui una guida per scoprirle tutte!

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Croazia on the road

Dove: Istria e Dalmazia, Croazia 🇭🇷

Come: Viaggio di coppia, in auto, fai da te.

Quando: Agosto 2020.

Budget: €€

Durata: 15 giorni.

Agosto 2020, avevamo decisamente altri piani in mente (ritornare alle Maldive ad esempio…), ma la situazione COVID-19 e le restrizioni imposte dal Governo Italiano non ce lo hanno permesso. Così, pochi giorni prima della partenza, ho dovuto pensare ed organizzare un piano B del tutto nuovo.

Non ci crederai, ma un anno fa, tornata dal super viaggio USA on the road ho pensato: L’anno prossimo organizzerò qualcosa di più vicino a casa, che ne so, in Croazia! E così effettivamente è stato 😎 quando si dice il destino… Non volevo però visitare solo una destinazione, lo sai che preferiamo muoverci ed esplorare quanto più possibile. Da qui nasce l’idea della Croazia on the road.

Istria

La prima tappa del nostro viaggio è stata la città di Pula, una città in Istria, situata a circa 5-6 ore da casa. Il viaggio Italia-Croazia è stato tranquillo, traffico scorrevole, e alle 11:30 @divenirio era già stravaccato nella piscina dell’hotel! 🤣 Abbiamo deciso di fermarci qui qualche giorno (3 in totale) per riposarci dal viaggio in auto e scoprire qualcosa nei dintorni. Tra tutte le città della Croazia visitate durante questo viaggio, Pula è stata la più bruttina, anche se presenta delle chicche degne di nota, come l’anfiteatro romano, l’Arena di Pula, costruito sulla via principale (la Via Flavia) che un tempo portava direttamente ad Aquileia e Roma, o il Tempio di Augusto, originariamente dedicato alla dea Roma e successivamente all’imperatore, completamente costruito in marmo bianco.

Situata nell’estremo sud della penisola Istriana, la città offre però bellissimi paesaggi naturali e si trova nelle vicinanze del Parco Naturale Kamenjak che abbiamo deciso di visitare in una giornata. Si tratta a sua volta di una piccola penisola, vicino alla località di Premantura, dal 1996 zona protetta. Il Parco è attraversato per tutta la sua lunghezza da una strada sterrata, dalla quale si diramano numerosi sentieri secondari che portano fino al mare. L’ingresso costa circa 10 euro con auto e il biglietto vale dalla mattina fino alla chiusura. Al suo interno ci sono un paio di bar interessanti per il pranzo o per una birretta fresca, io ti consiglio il Portich Beach Bar.

Spiaggia nel Parco Kamenjak

Hotel: partiamo subito con una bellissima sistemazione, Mondival Residence, un mix tra hotel e appartamenti 4 stelle, un edificio completamente realizzato in pietra bianca e posizionato strategicamente su una collina dove ammirare i super tramonti di Pula! Abbiamo scelto l’opzione camera matrimoniale classica, direttamente sulla piscina (apri la finestra e ti tuffi). Ci siamo trovati molto bene, tutto è stato estremamente pulito e la colazione ottima. Forse un pochino caro per quello che realmente offre, ma il parcheggio era gratuito e lo stile simil Ibiza ci ha fatto davvero rilassare… (Leggi la mia recensione completa).

Inoltre l’hotel è vicino al centro della città, se non vuoi usare l’auto puoi tranquillamente scendere a piedi. Nelle vicinanze ti consiglio un ristorante locale, il Kod Kadre; vieni qui e ordina i Ćevapčići! Inoltre, sulla strada verso la seconda tappa di questo on the road puoi decidere di fermarti nella carinissima Rovigno, cuore turistico dell’Istria, magari per un pranzo veloce o per un giro nel centro storico, racchiuso all’interno delle sue mura veneziane. La città vecchia, dominata dall’imponente Chiesa di Sant’Eufemia, ti incanterà con le sue viuzze strette, i suoi scorci panoramici, la sua atmosfera romantica e un po’ sonnacchiosa.

Parco Nazionale dei laghi di Plitvice

Era tempo di salutare temporaneamente il mare per dirigerci verso la montagna e l’entroterra, e nello specifico verso un parco naturale che sognavo di visitare da 20 anni (e non sto scherzando), il Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice. Si tratta di una riserva forestale di ben 295 km² nella Croazia centrale, divenuta celebre per una catena di 16 laghi terrazzati collegati da cascate, che si estendono in un canyon calcareo. Le passerelle in legno e i sentieri escursionistici si snodano intorno ai laghi, mentre una barca elettrica collega i 12 laghi superiori e i 4 laghi inferiori. Questi ultimi ospitano la Veliki Slap, una cascata di ben 78 metri!

Il processo di sedimentazione del calcare, responsabile della formazione delle barriere tufacee e dei laghi, rappresenta un valore unico e universale. Per questo motivo i Laghi di Plitvice, il 26 ottobre 1979, sono stati iscritti nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

np-plitvicka-jezera.hr/

Peccato che il giorno della nostra visita il clima non è stato clemente e ha piovuto incessantemente per tutto il percorso! Ti dirò, che figata… 😝 Il parco era semi vuoto, diciamo tutto per noi, e la natura la faceva da padrona. Abbiamo scelto il percorso intermedio della durata di circa 4 ore, per niente impegnativo (non ci sono salite o altro) e percorribile sulle passerelle in legno e sui sentieri tracciati. Impossibile perdersi. Nel costo del biglietto è compreso anche il tragitto in traghetto che ti porta dai laghi inferiori a quelli superiori, per poi tornare indietro via strada, tramite un bus gratuito. All’interno ci sono diverse postazioni dove mangiare delle quali non abbiamo usufruito se non per un caffè, avevamo infatti il pranzo al sacco.

Hotel: abbiamo soggiornato in un hotel di recente costruzione, poco distante dall’ingresso del parco, il Plitvica Kuka D. Più che un hotel si tratta di due casette molto carine costruite una a poca distanza dall’altra nel bel mezzo del nulla! Sistemazione assolutamente consigliata: prezzo onesto, camera spaziosa e pulitissima, doccia enorme, colazione inclusa (la colazione è stata servita in camera, in un cestino di vimini, con all’interno caffè, succo, frutta e due super panini che abbiamo portato con noi durante la nostra escursione).

Plitvica Kuka D – Foto: Booking.com

Pag

Lasciata la montagna e la pioggia alle nostre spalle, qualche chilometro dopo il paesaggio è cambiato radicalmente. Benvenuto nella brulla isola di Pag! Tra tutte le destinazioni visitate durante il nostro tour, questa è stata senza dubbio la mia preferita: un’isola a tratti deserta, a tratti ricoperta da una fitta vegetazione composta in prevalenza da alberi di ulivo, battuta dal vento e soleggiata. Un paesaggio quasi lunare… Per non parlare poi dei super tramonti! 😍 L’isola è collegata alla terraferma tramite traghetto nella parte più a nord, ma, arrivando noi dalla montagna (Plitvice), abbiamo preferito scendere più a sud ed entrare tramite il ponte che collega Pag direttamente alla costa.

Il ponte dell’isola fu inaugurato il 17 novembre 1968 e all’epoca era uno dei dieci ponti più grandi del mondo e Pag era la prima grande isola croata collegata alla terraferma.

Abbiamo deciso di restare qui per 4 giorni pieni, per goderci finalmente il sole e il mare, oltre che le varie spiagge che l’isola offre. Consiglio vivamente di avere un’auto a disposizione (o uno scooter) per potersi spostare in tranquillità e scovare angolini nascosti dove fare un bagno. Da segnalare la spiaggia di Ručica, una spiaggia di ghiaia e ciottoli considerata una tra le più belle del Mediterraneo, raggiungibile in auto attraverso una stretta strada sterrata che degrada poi dolcemente verso il mare. I giovani di tutta Europa invece vengono a Pag per trascorrere le loro notti in discoteca al suono della musica più trendy o per partecipare ai seguitissimi festival di musica elettronica sulla famosa party beach di Zrće. Ci siamo stati anche noi per un aperitivo al tramonto in spiaggia, ma non siamo entrati nelle discoteche sia per il periodo poco felice, che per il costo (ogni discoteca è a pagamento mentre la spiaggia in sé è accessibile a tutti).

Le acque cristalline di Pag

Non puoi lasciare Pag senza aver assaggiato il pecorino tipico dell’isola, il Paški Sir: il latte delle pecore locali, che si nutrono di magre erbe salmastre, e la stagionatura in contenitori di pietra gli conferiscono un sapore particolare, piuttosto marcato. Buonissimo! E si tratta anche di un prodotto premiato: il formaggio di Pag è stato infatti riconosciuto come il migliore formaggio di pecora del mondo ai Global Cheese Awards del 2017 nel Somerset, Regno Unito.

Sull’isola consiglio anche un viaggio alla scoperta della parte più a nord, fino agli oliveti di Lun:

Gli oliveti di Lun fanno del paese un posto unico dell’isola di Pag, ma anche del mondo. Tra 80.000 ulivi che si trovano nell’area di Lun, si distinguono circa 1.500 ulivi selvatici (lat. Olea Oleaster), con una altezza di 5-8 m ed un diametro di 20-80 cm. Gli esperti hanno stimato l’età di alcuni ulivi a più di 1.500 anni!

www.isola-pag-croazia.it/

Un posticino davvero molto carino dove poter provare l’olio e il formaggio locale lo abbiamo trovato quasi per caso, scendendo verso il mare lungo una stradina stretta dell’isola, durante il nostro girovagare a nord. Si tratta di Bravarica OPG, un piccolo bar/locanda dove fermarsi ad ammirare il tramonto e il sole che si getta direttamente in mare. Consiglio di ordinare anche la loro frittata con asparagi ed erbette a KM0 (nel vero senso della parola, le raccolgono poco più avanti, sugli scogli!) e di assaggiare il loro vino. Ah, qui il mare è davvero cristallino: fermati anche per un tuffo.

Hotel: sull’isola abbiamo soggiornato presso una stanza della Villa Ropus, a Novalja. Consiglio di scegliere questa cittadina al centro dell’isola come punto di appoggio in quanto troverai tutto ciò che ti serve: supermercati, locali, ottimi ristoranti e negozi. Se invece preferisci qualcosa di più tranquillo, puoi decidere di dormire a Pag città, a sud. La villa è molto bella, posizionata in centro, la camera piccolina ma aveva tutto il necessario e soprattutto pulita. Complimenti a tutto lo staff che si è dimostrato essere molto professionale e gentile (la villa è gestita dai figli dei proprietari), oltre che molto generoso: i ragazzi ci hanno sempre offerto qualcosa da bere (birra, spirits locali o caffè espresso) e alla nostra partenza ci hanno regalato una bottiglia di buon vino rosso.

Aggiornamento: leggi la nostra intervista dall’isola di Pag, pubblicata su Corriere della Sera!

Split

Lasciata Pag, ci siamo diretti verso la città di Split (Spalato), dove abbiamo soggiornato solo una notte in attesa di prendere il traghetto che ci avrebbe condotto verso l’isola successiva. Stiamo parlando della seconda città della Croazia per grandezza e importanza, nonché tappa imprescindibile del nostro on the road nella Dalmazia centro-meridionale. Vale certamente la pena fare una sosta per visitare il bellissimo Palazzo di Diocleziano, un magnifico esempio di architettura romana, una piccola città nella città, costruito in pregiata pietra bianca, che ha fatto da sfondo anche alla famosa serie Il Trono di Spade (come Mdina sull’isola di Malta, ricordi?).

Video: @Pablo Camacho

A dispetto del nome, non aspettatevi di visitare una reggia costituita da un unico edificio. Il palazzo di Diocleziano è più simile a una piccola cittadella costituita da due strade che si incrociano, formando quattro zone separate. La sua funzione originaria era un misto di residenza imperiale e fortezza militare; oggi all’interno del palazzo si possono contare più di 200 edifici, molti dei quali abitati o adibiti a negozi, bar o ristoranti. Costruito con la splendida pietra bianca di Brac ed altri marmi pregiati, che creano un suggestivo contrasto con il blu del mare sullo sfondo, il palazzo di Diocleziano è un labirinto in cui è un piacere perdersi per ore, esplorando ogni angolo e scorcio.

http://www.croazia.info/dalmazia/spalato/

Potevamo non assaggiare anche qui un buon bicchiere di vino locale? Se vuoi fermarti in un posticino davvero particolare, cerca la Marvlvs Library Jazz Bar, un jazz bar/libreria che si dice essere la casa natale del poeta più famoso dell’intera Croazia, oppure siediti nel peristilio del Palazzo, presso il Lvxor Kavana & Restoran, per una serata scandita dal ritmo della musica locale suonata dal vivo. Voto 10 per l’atmosfera.

Hotel: a Spalato abbiamo dormito solo una notte, in una stanza di un piccolo B&B ricavato all’interno di uno dei palazzi storici, il Bed & Atmosphere Rooms. La camera era carina e moderna, unico neo: niente ascensore e salire i piani di questi palazzi antichi con i nostri bagagli pesanti non è stato il massimo (anche perché essendo in pieno centro l’auto va lasciata nel parcheggio più vicino, a pagamento). La colazione era inclusa ma veniva servita in un ristorante poco distante: ottima e completa.

Brac

Altro giro, altra isola da visitare! Lasciata Split con il traghetto (circa 1 ora di viaggio), siamo giunti sull’isola di Brac, la più grande isola di tutta la Dalmazia. Sull’isola arrivano numerosi visitatori che desiderano vedere dal vivo la spiaggia più fotografata di tutta la Croazia, Zlatni Rat a Bol, detta anche il Corno D’Oro, in quanto composta da ciottoli che si protendono in una lingua verso il mare. L’aspetto interessante di questa spiaggia è che cambia in continuazione la sua forma, essendo sotto l’influenza dei venti, delle onde e delle correnti marine. Inoltre, a partire dalle ore pomeridiane, diventa il set di incredibili acrobazie di kitesurf! Assolutamente da vedere…

Nonostante questo richiamo, Brac è un’isola meno turistica e mondana rispetto alla vicina Hvar e rappresenta un’ottima scelta per chi cerca una meta facile da raggiungere, un mare pulito e un paesaggio naturale suggestivo fatto di pinete, macchia mediterranea e dirupi scoscesi. L’isola è inoltre conosciuta per aver fornito la pregiata pietra bianca per la costruzione del Palazzo di Diocleziano a Spalato e, secondo rumors locali, anche per uno degli edifici più famosi al mondo, la Casa Bianca. 😵

Sull’isola abbiamo trascorso 5 giorni, volevamo goderci un po’ di mare e tranquillità essendo anche la penultima tappa del nostro viaggio on the road. Un’intera giornata l’abbiamo dedicata alla scoperta delle numerose calette, accessibili tramite una piccola imbarcazione che è possibile noleggiare al porto di Bol. Quando dico piccola intendo davvero microscopica! Ma diciamo che ha svolto egregiamente il suo compito e abbiamo passato così una splendida giornata in mare soli soletti…

Il giorno seguente invece siamo andati alla scoperta delle isole vicine tramite un’escursione organizzata. Abbiamo così visitato Hvar, Vis, la famosa Blue Cave (o Grotta Azzurra) e la Stiniva Cove, un tempo grotta ora crollata e divenuta una celebre spiaggia (trovi qui la descrizione e i costi di un tour più o meno simile). Personalmente ho apprezzato molto la piccola isola di Vis, set del celebre musical Mamma Mia, ci risiamo! e meta ideale per una vacanza in totale relax. E la spiaggia alla Stiniva Cove, raggiungibile solo a nuoto dall’imbarcazione, ma davvero spettacolare (mi ha ricordato un pochino la spiaggia di Phi Phi Island).

Hotel: abbiamo soggiornato 4 notti presso una delle camere di Nono Ban. Questa sistemazione mi aveva incuriosita fin da subito, essendo non sul mare ma su di una collina, tra gli uliveti. La località è davvero molto tranquilla e isolata, la sera era visibile la via lattea in cielo! Sono però rimasta un po’ delusa per alcuni motivi:

  • in 5 giorni non ci hanno mai rifatto la camera; una volta puntualizzato questo aspetto si sono scusati, ma non capisco come ci si possa “dimenticare” di sistemare una camera
  • sul sito le stanze sono classificate come 4 stelle ma gliene darei 3 al massimo (in effetti il prezzo era più da tre che da quattro)
  • alcuni piccoli accorgimenti avrebbero reso il soggiorno più piacevole, come ad esempio sistemare le luci nel patio e all’ingresso che non hanno mai funzionato.

Peccato perché la location è da 10 (si tratta di piccole casette costruite con la pietra locale), il ristorante 10+ (tra l’altro servono un ottimo gin tonic! 🤩 ) e lo staff è molto gentile. Un piccolo sforzo e diventerebbe perfetto. Lo consiglio comunque perché si spende il giusto e la camera è davvero molto grande.

Camera doppia con patio scelta da noi. Foto: villas-croatia-nonoban.com/en

Zadar

Ultima tappa del nostro tour in Croazia, la città di Zadar. Abbiamo scelto questa meta per due motivi: 1- volevamo spezzare il viaggio di ritorno verso casa con una tappa intermedia e 2- visitare un altro parco naturale, quello delle isole Kornati, raggiungibile per l’appunto da questa città. Prima però di raggiungere la nostra ultima destinazione (ed essendo anche il compleanno di @divenirio), abbiamo deciso di fare una piccola deviazione lungo il percorso e di passare la giornata al Parco Nazionale di Krka. Si tratta di uno dei più bei parchi della Croazia, meno scenografico di Plitvice, ma altrettanto bello da visitare. E dettaglio da non sottovalutare: in una delle vasche naturali create dal fiume è possibile fare il bagno durante i mesi estivi, sotto la grande cascata. Potevamo farci scappare questa ghiotta occasione?

Anche in questo caso il parco è visitabile attraverso delle passerelle in legno e dei sentieri tracciati che portano alla piscina naturale e alla cascata. Munirsi di scarpette per gli scogli! Puoi depositare la borsa e altri oggetti personali in alcune cassette di sicurezza, a pagamento. Un consiglio: se entri dal piccolo borgo di Skradin è possibile percorrere il fiume in barca e approfittare di questa escursione circondati da uno stupendo panorama naturale. Purtroppo noi siamo entrati dalla direzione opposta (Lozovac), arrivando in auto da Split.

Arrivati a Zadar, abbiamo depositato i bagagli e cercato un parcheggio vicino alla nostra stanza in modo tale da avere il tempo necessario per goderci il famoso tramonto sul lungomare. Famoso perché oltre ad essere un bellissimo tramonto, qui è stato costruito l’Organo Marino, il primo organo al mondo ad essere suonato dal mare. Sì, hai letto bene! Si tratta di un organo formato da 35 canne di diversa inclinazione, forma e lunghezza che grazie al moto ondoso dell’acqua producono suoni continuamente diversi, modulati secondo sette accordi e cinque tonalità. Cosa c’è di più straordinario della dolce luce del tramonto accompagnata dalla musica, suonata dalle onde?

Fate in modo di arrivarci mentre viene sera, poi chiudete gli occhi. Siamo sul molo di Zara, la meno nota fra le città d’oro del litorale croato, insieme a Spalato e Dubrovnik. Ancona è lì di fronte, superato l’Adriatico che qui scintilla calmo tra una miriade di isole. C’è una scalinata di pietra bianca, si sentono le voci di chi passa. Restate a occhi chiusi, però, e non abbiate fretta. La riconoscerete dopo un po’, dalla sua dolcezza. È la sinfonia delle onde del mare, fatta di suoni lievi e malinconici.

http://www.vanityfair.it

Anche in virtù di tutto questo, tornano attuali le parole di Alfred Hitchcock, il quale, in visita in città nel maggio del 1964, rimase incantato ammirando il crepuscolo dalla sua stanza d’albergo. “Questo è il più bel tramonto del mondo” disse. Possiamo dargli torto?

Ma lo spettacolo continua… Poco lontano, infatti, il molo prende vita in un cerchio di luci colorate, soffuse, che illuminano la notte. Le luci si muovono e giocano, in armonia con i suoni del mare. Capita ogni sera e si chiama Saluto al Sole. Fino a qualche tempo fa, questo lato della città era una zona degradata e priva di ogni interesse; oggi, grazie all’opera dell’architetto croato Nikola Bašić, il molo di Zara ospita due installazioni uniche, parte di un progetto di riqualificazione che ha dato all’area una nuova identità.

Parco Nazionale delle isole Kornati

Devi sapere che io a Zadar ero già stata circa 20 anni fa 😱 Ero stata in visita in città e avevo soggiornato sull’isola di Ugljan, approfittando poi della vacanza per visitare il Parco Nazionale delle isole Kornati. Così ho deciso di tornarci per ri-vedere insieme a @divenirio questo spettacolo della natura: + di 100 isole che coprono un’area di 320 kmq, comprese tra le isole Zirje, Dugi Otok o Isola Lunga e Pasman. Numeri a parte, parliamo di uno dei tratti di mare che attrae maggiormente i turisti di tutto il mondo, gli appassionati di immersioni e coloro che amano la natura incontaminata e selvaggia. Guarda il video 👇

Kornati – Mavic Pro – Video: @effegi PD

Avendo solo un giorno a disposizione, ho preferito affidarmi ad una delle classiche escursioni organizzate che si trovano facilmente a Zadar, anche se non sono stata completamente soddisfatta in quanto i punti del parco toccati non sono stati esattamente come li ricordavo. Peccato! Siamo però attraccati in un’area molto bella che comprendeva una scogliera panoramica da una parte e un lago salato dall’altra, dove siamo andati a fare un tuffo.

Hotel: in città abbiamo scelto come opzione di soggiorno una stanza in centro, dove abbiamo trascorso due notti. La camera si trova negli appartamenti Mareta Exclusive ed è veramente molto bella e moderna. Siamo stati accolti da un giovane ragazzo che ci ha spiegato in pochi minuti cosa visitare in città, dove mangiare e parcheggiare l’auto per spendere il meno possibile. Ci ha persino messo in contatto con la persona che ha organizzato poi l’escursione al parco delle isole Kornati. Servizio super, consigliato!

Consigli: una città molto carina che puoi aggiungere al tuo tour scendendo verso Split o risalendo verso Zadar è la cittadina di Trogir. Patrimonio Unesco dal 1997, è un vero gioiello medievale chiuso all’interno delle mura su un piccolo isolotto collegato alla terraferma. Oppure puoi decidere di allungare il tour e scendere ancora più a sud fino alla celebre città di Dubrovnik. Noi abbiamo preferito non rischiare a causa delle restrizioni imposte dalla situazione COVID-19 (per accedere alla città via terra è infatti necessario entrare in Bosnia per un certo tratto di strada, accesso che non era consentito ad agosto dal Governo Italiano), ma è una città che vale sicuramente una visita quando si è da queste parti in Croazia. Infine, per non farsi mancare nulla, fermati per un gelato in Slovenia, nella cittadina di Piran, prima di rientrare definitivamente in Italia.

Come prenotare: Booking, TripAdvisor.

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