Zanzibar Tour

Dove: Zanzibar, Tanzania 🇹🇿

Come: Viaggio di coppia, fai da te.

Quando: Agosto 2018.

Budget: €€

Durata: 14 giorni.

Volo: Qatar Airways, acquistato con largo anticipo a Gennaio 2018. Volo con scalo notturno a Doha.

Visto: Fatto un mese prima della partenza a Milano, presso il Consolato della Tanzania. È possibile farlo direttamente in aeroporto a Zanzibar. Ti avviso che potresti però trovare un po’ di coda e dover attendere anche 2 ore. A mio avviso, meglio organizzarsi in Italia per non perdere tempo una volta arrivati in Tanzania… anche perché l’aeroporto non mi sembra così organizzato e potresti davvero perdere molto tempo!

Tour: Stone Town, Jambiani, Kiwengwa, Nungwi.

Stone Town

Il nostro tour dell’isola delle spezie parte da qui, dalla città di Stone Town. Molto vicina all’aeroporto, si arriva in pochi minuti di auto. Questa località merita di sicuro una visita per ricevere un primo assaggio di Tanzania e consiglio di spenderci almeno una notte per poterla esplorare come si deve e con tutta tranquillità (noi ad esempio abbiamo deciso di restarci due notti). Dedica almeno una giornata all’esplorazione dei mercati, dei bar locali e dei palazzi e se ti va prendi una guida locale: in un paio d’ore o tre ti accompagnerà per le stradine della città e ti racconterà la storia e le curiosità di Zanzibar. Noi l’abbiamo fatto e un simpatico vecchietto ci ha scortati durante tutto il nostro tour, mostrandoci quelle che sono le attrazioni principali del luogo (guarda il video). Per orientarci al meglio sull’isola, una volta sbarcati, abbiamo deciso di acquistare una sim locale; purtroppo ci siamo fidati delle prime bancarelle che abbiamo trovato al mercato e abbiamo speso ben 50$! Se cerchi bene, puoi trovare prezzi decisamente più abbordabili…

A Stone Town abbiamo soggiornato due notti al Double Tree by Hilton: hotel comodo e pulito, forse un pochino caro per quello che realmente offre ma tutto sommato non male. Si trova in centro, vicino alla spiaggia e a tutte le attrazioni della città, che abbiamo quindi visitato a piedi. Plus: l’hotel offre una terrazza panoramica che ospita il ristorante dove abbiamo sempre mangiato durante il nostro soggiorno… e devo ammettere che merita davvero, è buonissimo! Il personale inoltre è molto gentile.

Alla scoperta della città

Jambiani

Da Stone Town ci siamo diretti verso sud, a Jambiani. Per spostarci abbiamo scelto l’auto e ci siamo affidati ad un driver locale. Questa località sembra vicina, ma in realtà ci è voluta 1 ora abbondate di strada per arrivare, controlla qui la distanza se vuoi farti un’idea del percorso. Jambiani è stata la mia destinazione preferita: spiaggia bianchissima e molto fine, ancora poco battuta dal turismo di massa, bungalows vista oceano e un cielo stellato che non dimenticherò mai. Attenzione però: qui troverai l’effetto maree! (Che a mio parere merita di essere vissuto a Zanzibar altrimenti non puoi dire di aver veramente conosciuto l’isola)… Ma è proprio in questo fenomeno naturale che risiede il bello: potrai infatti ogni giorno andare alla ricerca delle piscine che l’oceano crea naturalmente e fare il bagno in acque cristalline. Inoltre il panorama è sempre diverso, non ti stanca mai. Qui al sud abbiamo deciso di soggiornare 4 notti presso Uhuru Beach: un piccolo villaggio composto da circa 18 bungalows sulla spiaggia. Avevamo una casetta con il tetto di paglia tutta per noi, direttamente sull’Oceano Indiano. Ero un po’ scettica all’inizio, perché mi basavo solo sulle foto trovate in rete e sui giudizi dei clienti, che erano discreti ma non eccellenti, ma appena arrivata mi sono sentita subito a casa… e che relax! Il complesso è molto economico ed è costruito direttamente sulla spiaggia. Direttamente significa che esci dalla porta e sei in spiaggia. La struttura è gestita da una simpatica signora inglese. Vedrai delle albe magnifiche e troverai pochi turisti italiani, inoltre se sei amante del kite surf questo è il posto giusto. Un giorno puoi noleggiare una bicicletta e pedalare fino alla vicina Paje!

I nostri giorni a Jambiani

La nostra spiaggia a Jambiani

Kiwengwa

Salendo verso il nord ci siamo fermati a Kiwengwa. Anche in questo caso ci siamo spostati in auto con un driver locale che ho conosciuto in Italia prima di partire (lo puoi contattare direttamente in Facebook e organizzare tutti i transfer da casa, un servizio davvero molto comodo. Inoltre, parla perfettamente italiano). Abbiamo deciso di soggiornare 5 notti al White Dream, una struttura gestita da Andrea, un ragazzo davvero simpatico, super consigliata! Le camere sono molto ampie e pulitissime, e guardano direttamente sull’oceano. Anche qui il fenomeno delle maree è molto presente, ma a mio avviso è ciò che rende unico il paesaggio di Zanzibar. La spiaggia è enorme e bianchissima, comoda per passeggiare o fare lunghe escursioni in bicicletta. Inoltre nelle vicinanze ci sono dei piccoli negozietti locali dove acquistare qualche articolo di artigianato. Io ad esempio ho acquistato delle infradito confezionate su misura per soli 10 dollari. Plus: la struttura offre buon cibo e il titolare parla italiano. Da qui si può partire ad esplorare il nord dell’isola senza bisogno di soggiornarci, grazie ai driver locali.

White Dream
Spiaggia a Kiwengwa

Nungwi

Il nord ha decisamente il mare più bello perché non soggetto alle maree (non ci sono nemmeno le alghe) ma in questa parte dell’isola troverai moltissimi turisti italiani e molto più “caos” per via delle spiagge semi attrezzate, i bar, i numerosi resort. Noi abbiamo preferito restare nella più isolata e selvaggia Kiwengwa e andare in taxi al nord, quando ne avevamo voglia (dista circa 30 minuti in macchina, i driver locali sono sempre a disposizione per portarti ovunque e cosa curiosa: ti aspettano tutto il tempo che vuoi!). Ci siamo recati anche una sera per cenare direttamente in spiaggia e non abbiamo riscontrato particolari problemi per la distanza. Cosa rende magico il nord dell’isola di Zanzibar? I tramonti, qui sono davvero speciali. Il mare è sempre balneabile e troverai molte stelle marine. Ricordati però di non toccarle, ma solo di ammirarle: non tutti sanno che bastano pochi secondi fuori dall’acqua per farle morire… (leggi la notizia).

A Zanzibar non mancano certo le escursioni. Ecco quelle che abbiamo scelto durante il nostro tour: Nakupenda, Jozani Forest, Mnemba, The Rock (e tutte organizzate comodamente da casa).

Nakupenda

Una lingua di sabbia nell’Oceano Indiano che di notte scompare grazie all’alta marea. Solitamente si abbina alla visita di Prison Island dove si possono vedere (e toccare) le tartarughe giganti. Mangerai pesce alla griglia pescato il giorno stesso e prenderai tanto sole (protezione 50 indispensabile). Imperdibile! Guarda il nostro video girato con il drone!

Prison island e le tartarughe giganti

Jozani Forest

Di passaggio sulla strada verso Kiwengwa si trova la Jozani Forest, dove è possibile ammirare il colobo rosso di Zanzibar. Non mi è sembrata una escursione così entusiasmante, a mio parere può essere anche tralasciata se non si ha troppo tempo a disposizione.

Colobo rosso di Zanzibar
Jozani Forest

Mnemba

Un’isola privata (si dice sia di Bill Gates) dove è possibile attraccare solo per soggiornare nel lussuoso Resort ospitato al suo interno (per i curiosi: &Beyond Mnemba Island). Tuttavia è possibile fermarsi al largo per fare snorkeling e ammirare i delfini (se hai la fortuna di vederli, noi ci siamo riusciti guarda qui!). Troverai poi una lingua di sabbia e un mare cristallino dove passare degli ottimi momenti di relax.

The Rock

Un ristorante italiano molto conosciuto sull’isola e nel mondo, davvero particolare: è stato costruito su uno scoglio nel mare! Per arrivarci con l’alta marea avrai bisogno di una barca e quando esci potresti dover tornare a piedi (l’acqua sparirà con la bassa marea). Costoso rispetto al resto dell’isola (noi abbiamo speso 108$ in due per antipasto, primo, vino e dolce), vale la pena se ti incuriosisce. NB. Va prenotato con largo anticipo, abbiamo riservato il tavolo a gennaio!

The Rock
Tramonto

Tips: affidati tranquillamente ai Beach Boys locali per le varie escursioni (se vuoi contatta Gigi e organizza i tour prima della partenza, direttamente da casa), sull’isola puoi cambiare i soldi ovunque, meglio avere i dollari o gli scellini locali.

Come prenotare: Booking, SkyScanner, TripAdvisor.

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